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Questioni di diritto, tra digitale e analogico

Le storie di Job Digital Lab: Manfredi Domina

Questioni di diritto, tra digitale e analogico

Questioni di diritto, tra digitale e analogico

Le storie di Job Digital Lab: come trasformare una startup in una legal tech

“Per noi, tutto è digitale e niente è digitale”, racconta Manfredi Domina, ceo e cofounder di Keplera, Facciamo tecnologia e soprattutto ricerca" per innovare la consulenza legale anche con l'integrazione dell’intelligenza artificiale.

Manfredi condivide la sua storia il prossimo 20 aprile a Palermo durante l’evento Tecnologie 4.0 e strategie digitali per far crescere la tua impresa, nell’ambito del programma formativo Job Digital Lab. La formazione che ti mette in gioco.

Anticipiamo alcuni passaggi della sua storia con l'aiuto di Nicoletta Vulpetti, appassionata di racconti d'identità. E continuiamo ad arricchire anche la terza edizione del programma formativo Job Digital Lab, ideato con ING Italia, con le storie delle persone protagoniste di un cambiamento, personale e di comunità.

 

Keplera nasce nel marzo del 2021, mettendo insieme la nostra esperienza da liberi professionisti con l’intuizione di voler offrire alle startup del territorio siciliano un partner che lavorasse in ambito legale, capace di parlare la loro stessa lingua e di seguire i loro tempi.

Un anno dopo, a febbraio del 2022, decidiamo di trasformarci in una legal-tech, facendo diventare la tecnologia il cuore della nostra azienda.

L’idea? Aiutare le imprese a risolvere i problemi relativi alla gestione dei contratti - dalla redazione alla firma passando per la negoziazione - offrendo loro uno strumento semplice da utilizzare in grado di supportarli completamente.

Dall’idea siamo passati a un prodotto pronto sul mercato e a collaborazioni importanti come quella con l’Università Bocconi, con l’Ordine degli Avvocati di Palermo, con Sicindustria e con primari studi legali sia del territorio che in Italia.

Se dovessi pensare al motivo che mi fa allacciare le scarpe ogni mattina, direi che a volte non abbiamo nemmeno il tempo di allacciarle!

Fare startup è un percorso di profonda crescita, una altalena emozionale che rende le giornate interessanti, ma anche estremamente dense. Ogni mattina, però, ciò che ci fa alzare e correre è una enorme passione per quello che facciamo, un grande senso di responsabilità verso i ragazzi che lavorano con noi e soprattutto la nostra visione di rivoluzionare il mondo della gestione contrattuale grazie alla nostra tecnologia. Camminiamo, a volte corriamo, ma sempre con lo sguardo proiettato in avanti.

Per noi, tutto è digitale e niente è digitale.

Tutto è digitale perché abbiamo sempre impostato il nostro lavoro in modo da poter essere gestito da qualsiasi parte del mondo. Talvolta lavoriamo da tre o quattro paesi diversi. Ma soprattutto: facciamo tecnologia e soprattutto ricerca, da ultimo per esempio per l’integrazione in LexHero dell’intelligenza artificiale.

Oltre al digitale abbiamo, però, un forte attaccamento all'offline perché parliamo la lingua del diritto che è ancora abbastanza “analogica” e quindi proviamo a renderla attuale confrontandoci con abitudini e metodi di lavoro non ancora digitalizzati.

E va bene così, perché una cosa non esclude l’altra: cerchiamo sempre di fare del nostro meglio, qualsiasi sia la dimensione in cui ci troviamo”.

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