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La tecnologia per la salute delle persone

Le storie di Job Digital Lab: Isa Carfagna

La tecnologia per la salute delle persone

La tecnologia per la salute delle persone

Le storie di Job Digital Lab: con i robot nei reparti pediatrici

Nonostante appartenga a una generazione analogica si è appassionata alla tecnologia che migliora il benessere delle persone. E non ha paura dei robot che, con la sua azienda, porta nei reparti oncologici per aiutare i bambini ad affrontare le terapie con più serenità. Isa Cafagna, vice presidente di Predict, ha partecipato lo scorso 9 marzo a Bari all’evento Intelligenza artificiale e marketing digitale per la Blue Economy: lo sviluppo delle imprese del territorio passa da qui, nell’ambito del programma formativo Job Digital Lab. La formazione che ti mette in gioco ideato con ING Italia.

A Nicoletta Vulpetti, appassionata di racconti d'identità, Isa Carfagna racconta anche la sua visione delle macchine: “ci aiutano ad elaborare grandi quantità di dati, a fare associazioni, ad estrarre informazioni ma il fattore umano resta il fulcro di questi processi: siamo solo noi quelli che riusciamo a pensare fuori dagli schemi e ad avere un’intuizione guardando un tramonto”. Ecco la sua storia…

 

Predict nasce nel 2008 come società di vendita di apparecchi ecografici e mammografici della General Electric.

A partire dal 2015, abbiamo iniziato a investire in ricerca e sviluppo con l’obiettivo di introdurre tecnologie innovative nel settore dell’healthcare.

Pur appartenendo a una generazione più analogica, da sempre la tecnologia mi ha affascinato: mi piace scoprirla e capire quanto e come può supportare l’uomo per migliorare il proprio benessere.

In Predict abbiamo sviluppato tre soluzioni che vanno proprio in questa direzione: Mistral, Optip e Aphel.

Con Mistral, abbiamo “tecnologizzato” l’intuizione di Ippocrate secondo la quale l’odore umano rivela lo stato di salute del corpo.

Questa piccola scatola nera, infatti, riesce a estrarre l’impronta digitale del respiro, che è diverso da persona a persona. L’espirato umano contiene molteplici composti organici volatili prodotti dai processi metabolici che si sviluppano nell’intero organismo e riflettono pertanto lo stato fisio-patologico del sistema umano, come alcuni tipi di tumore, consentendo una diagnosi precoce e non invasiva.

Optip è una piattaforma che consente di effettuare videochiamate evolute, condividere conoscenze e competenze tra utenti lontani, abbattendo il limite della distanza e facendo incontrare gli utilizzatori in holopresenza. Attraverso le potenzialità della realtà aumentata e mixata, tramite appositi visori, Optip “arricchisce” quello che vediamo nel mondo reale con informazioni olografiche come testi, immagini o modelli 3D.

Aphel è il progetto che integra robot per supportare pazienti e personale sanitario nelle attività di reparto. In onco-ematologia pediatrica, per esempio, li abbiamo testati sotto la guida di una psicologa come assistenti per i bambini ricoverati, che hanno affrontato così le terapie con più serenità. Durante il Covid, quando i pazienti non potevano essere accompagnati all’interno dell’ospedale dai propri parenti, sono stati i robot ad affiancarli per evitare che si sentissero disorientati.

La nostra visione è quella di far sì che il lavoro umano sia sempre più ad alto valore aggiunto, non limitato ai compiti di routine. Il futuro lo immagino con una tecnologia sempre più ritagliata sui bisogni della persona, una tecnologia che affianca e supporta pazienti e medici, senza però sostituirsi a loro.

Le macchine ci aiutano ad elaborare grandi quantità di dati, a fare associazioni, ad estrarre informazioni ma il fattore umano resta il fulcro di questi processi: siamo solo noi quelli che riusciamo a pensare fuori dagli schemi e ad avere un’intuizione guardando un tramonto.

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