Si apre la RomeCup 2025 con un confronto internazionale sull’etica dell’innovazione
[...] È l'intelligenza artificiale la trincea del fronte dell'innovazione tecnologica, quella su cui si giocherà il futuro prossimo dell'economia, della civiltà, della stessa umanità. Si tratta di uno strumento estremamente potente, che sempre di più sarà impiegato in innumerevoli aree dell'agire umano, dalla medicina al mondo del lavoro, dalla cultura all'ambito della comunicazione, dall'educazione alla politica, destinato a influenzare profondamente il nostro modo di vivere, le nostre relazioni sociali e forse persino la maniera in cui concepiamo la nostra identità. [...] la scienza e la tecnologia sono dunque prodotti straordinari del potenziale creativo di noi esserei umani. Ma dobbiamo essere consapevoli che, come dice l'antico adagio iscritto nel mito della spada di Damocle, da un grande potere derivano grandi responsabilità. [...] Deve formarsi un nuovo tipo umano, dotato di una più profonda spiritualità, di una libertà e di una interiorità nuove. [...] Finiremo per costruire nuove caste basate sul dominio informativo, generando altre forme di sfruttamento, o al contrario faremo in modo che l'intelligenza artificiale possa portare più uguaglianza e favorire l'ascolto dei molteplici bisogni delle persone e dei popoli? Diventerà nuova occasione di distruzione e di morte, anestetizzando ancor di più la follia della guerra, o ne faremo strumento di giustizia, di sviluppo e di pace?
Ancora una volta, dobbiamo avere care queste domande, dobbiamo far loro spazio, farle vivere, affinché le domande ci educhino alla consapevolezza e alla responsabilità". [Francesco, Spera. L'autobiografia, Mondadori, 2025].
Nel primo Giubileo dell’era digitale, la RomeCup 2025, nella capitale dal 7 al 9 maggio, inaugura il suo programma con una riflessione ad alta densità etica, scientifica e politica. L'appuntamento è all’Università degli Studi Roma Tre, con un convegno dedicato al ruolo della robotica e dell’intelligenza artificiale nello sviluppo sostenibile e nella costruzione di una società più giusta e inclusiva.
Il dibattito affronta una delle sfide cruciali del nostro tempo: è possibile delineare una governance condivisa per l’intelligenza artificiale e la robotica capace di generare benefici equamente distribuiti? Come ridefinire valori comuni di fronte a una crescente integrazione tra tecnologia e umanità? In che modo le tecnologie possono contribuire a realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, promuovendo un benessere olistico che includa tutte le persone e le comunità locali?
Domande che riecheggiano le parole di papa Francesco, che in occasione del G7 ha sollecitato una responsabilità collettiva sull’uso dell’IA, sottolineando il bisogno di “un’etica della responsabilità condivisa”.
Convegno inaugurale
Modera Riccardo Luna, giornalista del Corriere della Sera
Saluti istituzionali
- Massimiliano Fiorucci, rettore dell’Università Roma Tre
- Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale ETS
Intervengono
- Ennio Chiatante, International Federation of Robotics
- Gianluigi Greco, Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale
- Seydina Moussa Ndiaye, AI Advisory Board, Nazioni Unite
- Andrea Orlandini, CNR , Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione
- Giorgio Resta, Università Roma Tre, Dip. Giurisprudenza
- Alessandra Sciutti, Istituto Italiano di Tecnologia, Contact Unit
In una giornata che segna anche l’avvio del Conclave per il successore di papa Francesco, la RomeCup rinnova il suo impegno a formare innovatori sociali, cittadini consapevoli capaci di orientare e governae il cambiamento tecnologico. Domani, 7 maggio, vi aspettiamo al Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma Tre, in via Vito Volterra 62 [mappa].