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L’AI come motore di inclusione e produttività

Vincenzo Esposito

L’AI come motore di inclusione e produttività

L’AI come motore di inclusione e produttività

RomeCup 2025, Vincenzo Esposito racconta l’impegno di Microsoft per una tecnologia trasformativa e democratica

Anche quest’anno Microsoft è partner della RomeCup, nella capitale dal 7 al 9 maggio, confermando il proprio impegno accanto alla Fondazione Mondo Digitale nella promozione di un’innovazione inclusiva e orientata al bene comune. Nell'intervista, Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia, riflette sul primo anno del programma Ital.IA Lab, sugli impatti concreti dell’intelligenza artificiale nei diversi settori e sulla necessità di un’azione collettiva per rendere l’AI un patrimonio accessibile a tutti. Dall’hackathon per le piccole e medie imprese ai workshop per studenti, Microsoft contribuisce a costruire una cultura dell’AI centrata sulle persone, sull’equità e sullo sviluppo delle competenze.

Anche quest'anno Microsoft è partner della RomeCup 2025. Quali sono state le motivazioni che vi hanno spinto a rispondere positivamente alla nostra chiamata? 
Siamo felici di partecipare anche quest’anno alla RomeCup e di essere al fianco di Fondazione Mondo Digitale in questo evento così importante. La RomeCup è il momento in cui abbiamo l’occasione di confrontarci con studenti, ricercatori e con altre aziende sui temi delle tecnologie e di come possano avere un impatto positivo sulle persone e sulle organizzazioni, generare innovazione e supportare le nuove generazioni. Sono ormai diversi anni che collaboriamo con Fondazione con l’obiettivo di parlare delle opportunità dell’innovazione digitale, mettendo  a disposizione nuovi strumenti e percorsi di formazione a studenti e imprese. Quest’anno saremo presenti con tante diverse attività nell’ambito del programma Ital.IA Lab: un hackathon per le PMI e una serie di workshop per gli studenti focalizzati sull’AI generativa che saranno tenuti da persone di Microsoft e del nostro partner Avanade. 

Grazie a programmi come Ital.IA Lab promuoviamo insieme una diffusione delle nuove tecnologie trasformativa e inclusiva per la crescita dell’intera comunità. Quale potrebbe essere un primo bilancio? 
Ital.IA Lab  è stato lanciato lo scorso anno con l’obiettivo di promuovere un approccio inclusivo all’intelligenza artificiale, con una particolare attenzione alle aree più depresse del Paese e alle persone a maggior rischio di esclusione. Grazie a programmi come Ital.IA Lab  vogliamo promuovere un’idea democratica di AI, ovvero l’idea di una tecnologia trasformativa e inclusiva in grado di avere un impatto positivo sulla crescita delle comunità. Il bilancio per noi è assolutamente positivo. Penso ad esempio a quanto siano efficaci e importanti sia Non ci resta che imparare e Piccole imprese, grandi opportunità, ovvero percorsi dedicati alle PMI sia IA4PA specificamente pensato per la Pubblica Amministrazione. In entrambi i casi parliamo di realtà che sono fondamentali per il futuro del nostro Paese, ma che in questo particolare momento storico devono investire in formazione per riuscire a beneficiare del vantaggio in termini di produttività e innovazione che l’AI può dare loro.

Lei ha dichiarato in tante occasioni che l’IA potrà, più di altre tecnologie, trasformare settori diversi, migliorando la vita delle persone in tutto il mondo. A quali frontiere pensa in particolare?
L’AI è quella che gli economisti chiamano una “general-purpose technology”, come lo sono stati  ai tempi l’elettricità o i primi computer e guiderà la prossima rivoluzione industriale. Rappresenta una tecnologia trasformativa per la produttività in tutti i settori e aprirà la strada alla creazione di nuovi mercati e a nuove opportunità per tante persone e realtà a livello globale. Lavoriamo anche insieme a Fondazione Mondo Digitale perché tutti abbiano l’opportunità di conoscere e imparare a usare l’AI in modo efficace e responsabile. 

L’anno scorso, insieme ad altre importanti realtà del Tech, proprio lei è stato fra i primi firmatari del “Manifesto per un’azione collettiva su intelligenza artificiale e robotica” nel corso dell’evento di lancio della RomeCup 2024. Da allora l’IA è cresciuta ancora di più in termini di mercato, applicazioni, operatori. Le vengono in mente particolari aspetti da rivedere e rivalutare rispetto a questo incredibile sviluppo degli ultimi mesi? 
La diffusione e l’adozione dell’intelligenza artificiale sta accelerando a un ritmo vertiginoso e nei prossimi anni vedremo un cambiamento molto significativo nel modo di lavorare. Dobbiamo prepararci ad accogliere questa rivoluzione con competenze adeguate e fare in modo che sia accessibile, solo così, se sarà patrimonio di tutti, l’AI potrà avere un impatto positivo sul Paese. Questo deve essere un punto di attenzione per tutte le aziende tech e non solo. Microsoft quest’anno ha lanciato un’iniziativa globale – l’AI National Skills Initiative - che coinvolge anche l’Italia che ha proprio l’obiettivo di portare conoscenza e competenze sull’AI al maggior numero di persone possibili, perché possano tutti cogliere le opportunità presenti e future di questa nuova tecnologia .

 

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