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Valorizzare e sostenere il talento femminile

Federica Stefanizzi

Valorizzare e sostenere il talento femminile

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Settimana delle Stem: Federica racconta il suo percorso con Microsoft

Come abbiamo ricordato ieri, a febbraio dello scorso anno, 15 giovani e brillanti Coding Girls hanno dialogato con Vasu Jakkal, la carismatica vicepresidente aziendale di Microsoft per la Security, Compliance, Identity & Privacy [vedi la notizia Vasu Jakkal, la forza della leadership empatica]. Tra loro, nella Microsoft House di Milano, oltre a Claudia, c’era anche Federica Stefanizzi23 anni, laureanda al corso magistrale in Cyber Risk, Strategy and Governance di Bocconi e Politecnico di Milano. Nelle settimane successive all’incontro, pure Federica si è proposta all’azienda ricevendo un'offerta di stage nella sede di Milano. E ora anche lei, proprio alla vigilia della Settimana delle discipline Stem, ha cominciato a collaborare come stagista in Microsoft. 

 

Sono entusiasta di iniziare la mia esperienza come Cloud Solution Architect Intern in ambito Security presso Microsoft. In questo ruolo, il focus è supportare le organizzazioni nella progettazione e implementazione di soluzioni sicure, garantendo la protezione di dati, identità e infrastrutture attraverso best practice e tecnologie avanzate. Durante questo percorso, mi dedicherò all’approfondimento delle soluzioni di sicurezza offerte da Microsoft, in un ambiente altamente stimolante e dinamico, caratterizzato da professionisti competenti da cui spero di apprendere il più possibile. Sarà una sfida impegnativa, considerando anche il completamento del mio percorso universitario, ma sono determinata a dare il massimo e a trarre il meglio da questa opportunità, con l’obiettivo di costruire solide basi per il futuro.

 

Federica, con l'intervista di Onelia Onorati, è la protagonista della terza storia della Settimana Stem.

Che cosa ti ha portato a scegliere questa carriera?
Dopo il liceo scientifico, ho scelto un percorso universitario in ambito economico, principalmente perché non avevo ancora scoperto una passione chiara e definita. Mi sentivo brava nelle materie scientifiche, tranne fisica, che al liceo mi aveva creato molte difficoltà e, forse per paura, mi aveva scoraggiata dal considerare ingegneria. Economia mi sembrava un compromesso interessante: tanta matematica, che mi piaceva, ma anche materie più qualitative, come il diritto, in cui non riuscivo però a esprimere al meglio il mio potenziale. Sebbene apprezzassi discipline come la statistica e la finanza, sentivo la mancanza di un approccio più tecnico e concreto. Questa consapevolezza mi ha portata, dopo la laurea triennale, a scegliere una magistrale diversa, combinando le competenze offerte da Bocconi e Politecnico di Milano nel corso in Cybersecurity. Questo percorso mi ha permesso di riscoprire una soddisfazione accademica che in precedenza mi era mancata. 

Cosa ricordi dell'incontro con Vasu Jakkal?
L'evento è stato una fonte di ispirazione incredibile. Essere parte di un piccolo gruppo, che includeva anche studentesse liceali alle prese con la scelta universitaria, mi ha dato l'opportunità di riflettere su quanto sia cruciale abbattere i pregiudizi e sostenere le donne in ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini. Vedere la signora Jakkal dialogare con noi in modo autentico e accessibile ha rappresentato un momento di svolta. Il suo esempio mi ha mostrato che traguardi ambiziosi non solo sono raggiungibili, ma possono diventare realtà con determinazione e impegno.

Di cosa ti occupi in Microsoft?
Progettare soluzioni cloud sicure per supportare le esigenze di aziende e organizzazioni, imparando a integrare tecnologia avanzata e sicurezza su larga scala. La decisione di candidarmi per Microsoft non è stata solo dettata dal prestigio dell’azienda, ma soprattutto dall’impatto che quell’incontro di febbraio ha avuto su di me. Per la prima volta, mi sono sentita in un contesto lavorativo che non solo valorizza il talento femminile, ma lo sostiene attivamente. Tornando a casa da quell’evento, avevo una certezza: non solo volevo essere come la donna straordinaria che avevo conosciuto, ma avevo anche le capacità per riuscirci. Quando è arrivata l’opportunità del colloquio non ci potevo credere e ricevere l’offerta è stato un momento di enorme soddisfazione personale.

Ci racconti un tuo progetto per il futuro?
Guardando al futuro, il mio desiderio è crescere professionalmente in un ambiente stimolante, lavorando con colleghi proattivi in team affiatati. Mi piacerebbe fare esperienze all’estero, contribuendo allo sviluppo di tecnologie innovative e rimanendo parte attiva nel cambiamento del panorama tecnologico. Sogno di lasciare un segno concreto nel settore della sicurezza informatica, combinando competenze tecniche e sensibilità verso una maggiore inclusione. 

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