Coding Girls, i risultati della sfida nell’Università degli studi del Molise
Nonostante su Internet giri da tempo la battuta “Il Molise non esiste”, perché molti non ne ricordano neanche il capoluogo, la Regione esiste eccome! E secondo l’Istat, per gli indicatori di istruzione e formazione, ha raggiunto livelli di benessere superiori o in linea con la media nazionale e sensibilmente più alti di quelli del Mezzogiorno. In particolare, l’indicatore del passaggio all’università, attestandosi nel 2020 al 59,5 per cento, è quello che registra la maggiore distanza in positivo non solo dalla media del Mezzogiorno (+12,3 punti) ma anche dal valore Italia (+7,6 punti). Analogamente, la quota di laureati e possessori di altri titoli terziari di 25-39 anni (32,1 per cento nel 2022) è 3,5 punti più alta che nel resto della penisola [fonte: Istat, Il benessere equo e sostenibile dei territori. Molise 2023].
Ne abbiamo fatto esperienza viva e diretta con l’hackathon del programma Coding Girls che si è svolto venerdì scorso nella sede di Termoli dell’Università degli studi del Molise. Dopo la formazione sull’intelligenza artificiale, in sinergia con Ital.IA Lab, che ha coinvolto più di 300 studenti, alla sfida finale ChatSPOT: AI in social advertising hanno risposto 110 ragazze e ragazzi organizzati in 18 team.
Tre le scuole di provenienza:
- A. Giordano di Venafro, Isernia
- Ettore Majorana di Termoli, Campobasso
- Boccardi-Tiberio di Termoli
“Qui in Molise capisci il valore dei poli universitari di prossimità, perché formarsi nel proprio territorio o meglio ancora restare a fare ricerca non impedisce, come dice il professore Rocco Oliveto, di avere uno sguardo rivolto ad ogni parte del mondo e puntare in grande, specie se si studia tecnologia, informatica, intelligenza artificiale, che richiedono di essere connessi costantemente con il resto del mondo”, racconta Cecilia Stajano, coordinatrice delle comunità per la Fondazione Mondo Digitale, che è rimasta conquistata dal clima che si respira nell’ambiente universitario. Cecilia è convinta che “proprio qui possano nascere molte Silicon Valley italiane”, dall’innovazione che prima di tutto si prende cura dei territori. Un segnale forte testimoniato da tutti i brillanti formatori che sono rimasti qui a studiare e a specializzarsi, coltivando la passione per la conoscenza [vedi la notizia Hackathon a Termoli].
Ed ecco i vincitori della sfida
PROGETTO MIGLIORE
Molto artificiali poco intelligenti
In squadra Angelo Nicola Martinez, Giovanna Zanchelli, Alfonso Pilolli, Roberto Palumbo, Graziella Trifoni, Nicolai Robertuccio (tutti 3ª A SIA) del tecnico economico Boccardi
Titolo: Renditi più efficiente senza diventare dipendente
Descrizione: Il nostro progetto mira a sensibilizzare le persone (specialmente nella fascia dai 6 ai 30 anni) sull'uso consapevole dell'intelligenza artificiale, tentando di far capire che questi sistemi possono ottimizzare la nostra vita in modo molto accessibile ed efficiente, ma allo stesso tempo riuscire rimanere padroni di se stessi senza cadere nella schiavitù e nella dipendenza di queste nuove tecnologie.
PROGETTO PIÙ CREATIVO
Le ragazze dell'asa
In squadra Giulia Borrelli, Anissia Di Lullo, Dana Di Lonardo, Raffaella Filadelfia, Chiara Urbano, studentesse della 4ª A Asa del Majorana
Titolo: Una nuova era
Descrizione: Come l'intelligenza artificiale si è sviluppata nel corso degli anni
PROGETTO PIÙ INNOVATIVO
Allumina
In squadra Alfonso Izzi 4ª C IN, Merouane Nadif 4ª C IN, Stefano Galati 3ª A IN, Lorenzo Amos Cordone 3ª A IN, studenti del Majorana
Titolo: L’algoritmo della coscienza
Descrizione: L'Algoritmo della coscienza è un'iniziativa educativa e di sensibilizzazione che mira a promuovere un uso consapevole, responsabile ed etico dell'intelligenza artificiale tra i giovani e la comunità in generale. Il progetto racconta la storia di Marco, un giovane programmatore alle prese con il dilemma tra l'uso etico e non etico dell'IA, incarnato rispettivamente dai personaggi Buggy (che indica l'uso negativo dell'AI) e Avast (che rappresenta l'uso positivo dell'AI). Attraverso la storia di Marco, il progetto esplora le implicazioni etiche dell'IA e illustra l'importanza di fare scelte informate e responsabili per garantire che la tecnologia sia utilizzata per il bene comune e il progresso della società.
I dieci team finalisti
- Digital girls
- Allumina
- Digital Divas
- I feel my Genius
- Borrelli
- Gruppo Popusoi
- Le fiorelline
- Carnevale
- Molto artificiali, Poco intelligenti
- Venafro's girls
- Di Bona