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Tecnologia senza barriere

Una giornata di creatività e collaborazione internazionale a Sorrento

Tecnologia senza barriere

Tecnologia senza barriere

Una giornata di creatività e collaborazione internazionale a Sorrento

Ieri l’Istituto polispecialistico San Paolo di Sorrento si è trasformato in un laboratorio di idee e innovazione! Studentesse e studenti campani hanno accolto la delegazione dell’Università del Delaware (Usa) per l’ultima tappa del tour italiano alla scoperta della via italiana alle Steam con le Coding Girls [vedi la notizia La delegazione americana a Sorrento].

La mattinata si è aperta con una sessione di design thinking e public speaking: tutti hanno sperimentato come trasformare idee in progetti grazie all’energia e alla guida dei tutor americani. Nel pomeriggio, gli studenti sono stati impegnati in un hackathon creativo, una vera e propria sfida di codice per valorizzare i prodotti e i piatti tipici della Campania attraverso videogiochi originali. 
Hanno seguito il lavoro collaborativo degli otto gruppi le due formatrici dell'Università di Salerno, Margherita Napolitano e Martina Girolamo

Il gruppo vincitore, Titan Code, ha conquistato la giuria con il progetto “Jump over the sorbetto”.
Nel team gli studenti Francesco, Francesco, Raffaele, Luca, e i tutor americani Mason, Logan, Daniel, Grace.

Gli altri riconoscimenti

  • Most Creative Project: The Pizza Dungeon del team I Patagarri 
    Studenti: Francesco, Lorenzo, Vittorio, Arianna
    Tutor: Nate, Rylan, Avery, Kayla
  • Most Effective Project: Totani & Patate Simulator dei Digital Minds 
    Studenti: Giorgio, Caudio, Emmanuel, Anthony
    Tutor: Chris, Cameron, Rory, John, Sydney
  • Best Code: History and recipe of Limoncello de I 4 sprite 
    Studenti: Gaia, Antonino, Davide, Thomas
    Tutor: Sage, Irvin, Kevin

Grazie alla straordinaria collaborazione tra studenti italiani e americani, ieri il linguaggio universale della tecnologia ha superato ogni barriera. 

“L'entusiasmo è alle stelle!”, commentava ieri Alberta Testa, in diretta sui social. “Le barriere linguistiche non sembrano essere un problema, complice la tecnologia, capace di creare uno spazio di apprendimento aumentato, collaborativo e intuitivo!”.

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