Più progetti e azioni per raggiungere tutte le generazioni
"Il Covid-19 prima, la guerra poi: la cronaca degli ultimi mesi ha dimostrato che ci dobbiamo abituare al susseguirsi di emergenze planetarie imprevedibili e inimmaginabili, in cui la comunicazione gioca un ruolo fondamentale nella rappresentazione della realtà e incide fortemente sulla formazione delle coscienze e sui comportamenti individuali.
Questo è il punto di partenza del Secondo Rapporto annuale sulla buona comunicazione dell’emergenza quotidiana, che nasce all’interno dell’Osservatorio permanente Ital Communications e Censis sulla comunicazione e sulle agenzie di comunicazione".
Il 97,3% degli italiani nell’ultimo anno ha cercato notizie su tutte le fonti disponibili, off e online, per una media di 2,7 fonti consultate per ciascuno.
L’83,4% degli italiani si è imbattuto almeno in una fake news sulla pandemia e il 66,1% in una notizia falsa sulla guerra.
"Per questo è necessario intervenire costruendo degli argini per frenare disinformazione e fake news e costruire buona comunicazione, soprattutto considerando che la platea di chi naviga sul web sta crescendo, e include anche una larga fetta di minori. Oggi il 69,1% dei ragazzi che hanno meno di 14 anni e il 61,7% di quelli che ne hanno meno di 12 navigano su internet".
Cosa facciamo come Fondazione Mondo Digitale? La "buona informazione" è diventata una sfida trasversale che coinvolge più progetti e le diverse generazioni:
- COde&FraME for Self Empowerment con Eni
- Fattore J con Janssen Italia
- Smart for Europe con il Centro Europe Direct di Reggio Calabria
- Social Hosting Hub con Google.org, Comunità di Sant'Egidio, ActionAid e Parole O_Stili
- TeCom, Tecnologia e Comunicazione con Lazio Innova
- Vagone Fmd, da 01 a 100 con Facebook
- Vivi Internet, al meglio con Google, Polizia Postale, Altroconsumo e Anteas