Coding Girls in Mozambico: sessione formativa con la provincia di Teti
Projet manager, project officer… i ruoli che non fanno più distinzione tra profit e non profit finiscono per nascondere anche quanto sia appassionante il lavoro sociale, sebbene spesso molto complicato, faticoso e complesso. Per fortuna ce lo ricorda Elisabetta Gramatica, che coordina il progetto Coding Girls in Mozambico, regalandoci una pagina del suo personale diario di lavoro. La giornata di venerdì scorso si apre con un collegamento in video conferenza con le giovani donne della provincia di Teti in Mozambico. L’incontro prevede una “sessione di role modeling con Samantha Di Genova, giovane studentessa universitaria - ex Coding Girls - e formatrice della Fondazione Mondo Digitale, esempio di determinazione e coraggio”, scrive Elisabetta. Solo qui un’osservazione: Coding Girls non è solo un programma formativo, ma anche un’esperienza. Ecco perché in realtà non si diventa mai “ex Coding Girls”, ma lo si rimane per tutta la vita [vedi la storia Samantha non si ferma ai "no"].
Buona lettura!
Ore 6.30 suona la sveglia. È venerdì 3 maggio, già maggio? Com’è possibile? 3 maggio… 3 maggio… 3 maggio, perché la sveglia alle 6.30? Pian piano inizio a ricordare: mi aspetta un incontro online di role modeling con le ragazze del Mozambico! Il mio risveglio è un mix di eccitazione e sonnolenza. Mi alzo dal letto, mentre il buio della notte lascia gradualmente spazio al nuovo giorno. Preparo una tazza di caffè per darmi la giusta carica e mi dirigo verso la mia postazione, dove mi aspetta il computer già acceso.
Mi collego alla piattaforma online per una prova e, con mio grande stupore, c’è già qualcuno che ci aspetta. Lì vedo i volti sorridenti delle venti studentesse della provincia di Tete, davanti ai pc, che chiacchierano tra di loro. Se questa immagine fosse un quadro, con grande probabilità credo che il titolo sarebbe “Entusiasmo”.
"Buongiorno ragazze, benvenute!" esordisco con un sorriso. Le ragazze rispondono con un coro di entusiasmo all’unisono che mi riscalda il cuore. Inizio a guidarle verso il tema del giorno: un incontro di role modeling con Samantha Di Genova, giovane studentessa universitaria - ex Coding Girls - e formatrice della Fondazione Mondo Digitale, esempio di determinazione e coraggio. Così inizia un altro appuntamento nell’ambito del programma Coding Girls in Mozambico.
Mentre Samantha si presenta, ci raggiungono anche le colleghe Cecilia e poi anche Valentina, sì, perché questi appuntamenti sono prima di tutto un piacere, un piacere di condividere, di conoscersi, di imparare, di scoprirsi.
Osservo le ragazze, attente a ogni parola; o meglio, attente a cogliere ogni parola della testimonianza di Samantha dalla traduzione dall’italiano al portoghese di Micol. È come se fossimo tutte sedute intorno a un tavolo, nonostante la distanza geografica che ci separa.
Poi è il loro turno. Le giovani studentesse della provincia di Tete, guidate dal loro tutor Pinho, non hanno timore di raccontarsi: condividono le loro esperienze, le loro storie, le loro aspirazioni e le difficoltà che hanno incontrato fino a questo momento nella vita personale, ma anche nel percorso scolastico: come Ernista o di Alice, che hanno dovuto convincere i propri familiari del valore dello studio, anche e soprattutto delle discipline tecnologiche; o Iania, che dopo la scomparsa del papà è fermamente convinta di voler portare avanti il suo più grande insegnamento, che: “continuando a studiare sarei riuscita a raggiungere un futuro migliore”.
Terminiamo l’incontro con il rito della foto familia – come le studentesse chiamano una foto di gruppo – e con le colleghe chiudiamo il collegamento pensando che, forse, la sveglia alle 6.30 del mattino non è stata la nostra migliore amica oggi, ma sicuramente incominciamo la giornata con una carica speciale. È proprio vero che il buongiorno si vede dal mattino.
