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"Questa stanza è un luogo sicuro"

Terziario Donna Milano

"Questa stanza è un luogo sicuro"

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Cybersecurity Awarness, il terzo appuntamento del percorso TD Learn&Give Back

“Questa stanza è un luogo sicuro”, con questa frase è iniziato il terzo appuntamento del percorso TDLEARN & GIVEBACK. Che genere di AI, proposto alle imprenditrici milanesi da Terziario Donna Milano, in collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale ETS. Il tema della formazione dell’incontro di giovedì 21 novembre - la sicurezza online - ha messo in luce una questione di cruciale importanza nel panorama digitale contemporaneo, affrontata con una prospettiva che ha intrecciato competenze tecniche ed esperienze personali [vedi la notizia Il fattore umano nella sicurezza].

Guidate dalla formatrice Marilisa Del Vecchio, esperta in sicurezza informatica, le partecipanti sono state condotte in un dibattito vivace e coinvolgente. Marilisa ha aperto l’incontro con il racconto di alcuni momenti significativi del suo percorso personale e professionale: dopo una laurea in Sicurezza informatica e un Master in Cybersecurity e Data protection presso il Sole 24 Ore, ha maturato esperienze lavorative di consulenza in realtà come Kpmg e Accenture, prima di avviare coraggiosamente la sua carriera freelancer nel 2024. Ma il suo percorso non si è fermato alla sola tecnologia: Marilisa ha sottolineato l’importanza dell’aspetto psicologico e di consapevolezza nella sua vita e nel suo lavoro. La versatilità che la caratterizza la porta oggi a dividersi tra il ruolo di docente di ITS/IFTS, consulente in sicurezza informatica e formatrice per la robotica educativa nelle scuole elementari. Un racconto sincero che ha creato da subito un clima di fiducia, trasformando l’incontro in un’occasione di scambio, confronto e condivisione. 

Dopo un giro di presentazioni, la formazione è entrata nel vivo con l’introduzione di concetti fondamentali per aumentare la consapevolezza digitale e proteggere la propria identità online. “Essere consapevoli è il primo passo per proteggere se stessi e gli altri”, ha sottolineato Marilisa. Il tema dell’identità digitale è stato affrontato attraverso un’analisi delle tre principali metodologie di autenticazione: qualcosa che hai (come una chiave fisica o un dispositivo), qualcosa che sai (password o PIN) e qualcosa che sei (ad esempio, impronte digitali o riconoscimento facciale). Questo ha condotto inevitabilmente a un dibattito sulle vulnerabilità legate all’esposizione dei dati personali e alla necessità di adottare comportamenti responsabili: quanto conosci realmente della tua identità digitale? Ti sei mai chiesto quali informazioni personali condividi online e come vengono protette? Quali strategie o strumenti potresti implementare per migliorare la protezione della tua identità digitale? Quali misure concrete potresti adottare, a partire da oggi, per ridurre la tua esposizione alle vulnerabilità digitali? 

Si è poi proseguito anche con l’esplorazione di strumenti pratici come Have I Been Pwned? per verificare la compromissione dei propri dati, analizzando inoltre l’evoluzione delle minacce informatiche, e con alcuni rischi come il phishing, lo smishing (phishing tramite SMS) o il quishing (phishing tramite QR Code), una truffa emergente che sfrutta l’ampia diffusione dei codici QR. 

Le discussioni, animate dalle esperienze personali delle partecipanti, hanno messo in evidenza quanto sia necessario sviluppare strumenti e conoscenze per riconoscere e affrontare queste minacce.

Come si è concluso l’incontro? Con una riflessione sull’emozione attorno a cui ruota la frase con cui è iniziata la formazione: la paura, un aspetto universale della nostra esperienza digitale, un’emozione potente che spesso guida i nostri comportamenti online. La paura di perdere il controllo sui dati personali, di subire un furto d’identità, o di essere esclusi da un mondo sempre più interconnesso. Ma questo sentimento, se da un lato può spingerci a reagire in modo impulsivo e irrazionale, dall’altro rappresenta un segnale prezioso: ci ricorda l’importanza di essere consapevoli. Essere consapevoli dei rischi e sapere come gestirli non elimina la paura, ma le dà una direzione, trasformandola in una spinta verso un uso più sicuro e consapevole del mondo digitale. Dopotutto, proprio come ha ricordato Marilisa: “La paura è l’emozione che ci traina di più, anche in internet”.

Ci vediamo il 12 dicembre per l’incontro conclusivo del percorso TD Learn&Give Back!

A cura di Elisabetta Gramatica, project officer e referente territoriale su Milano e Torino

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