Rispondono gli esperti del consorzio TrustaWare
Le informative sulla privacy, che regolano il rapporto tra l'utente e il sito web, possono essere uno strumento comunicativo efficace, in grado di accrescere la fiducia delle persone, ma spesso sono lunghe e complesse, rese poco comprensibili dal gergo legale e da clausole vaghe.
Ben il 36% delle persone ammette di non leggere le politiche sulla privacy delle organizzazioni prima di accettarle, il 38% delle persone dichiara di leggerle solo talvolta, ma in realtà solo l'8% è in grado di comprenderne il contenuto. Nella nostra esperienza le informative sulla privacy sono leggibili?
Una ricerca ha rilevato che se un individuo leggesse di sfuggita tutte le informative sulla privacy che gli vengono presentate, impiegherebbe 19 giorni all'anno per leggerle tutte. Altri studi confermano l’importanza di un'informativa sulla privacy perché aumenta la probabilità che i consumatori ritengano che i loro dati siano protetti, anche se non hanno letto né compreso l'informativa in questione.
Come possiamo garantire che le politiche sulla privacy mantengano il loro potere comunicativo e lo sfruttino a fin di bene? Sviluppando un framework per l'analisi delle politiche sulla privacy delle organizzazioni attraverso tecniche di deep learning, il progetto Trust aWare mira a migliorare la fiducia dei consumatori di fronte a politiche sulla privacy confuse, consentendo loro di distinguere meglio l'affidabile dall'inaffidabile.
Un contributo, firmato da Aisling Dawson sul blog del sito ufficiale del progetto, ci aiuta a comprendere gli aspetti etici delle informative sulla privacy, oltre all’aspetto normativo regolato dal General Data Protection Regulation (GDPR). Fiducia, come “volontà di dipendere", e affidabilità, cioè “meritevole di fiducia”, non sono la stessa cosa, spiega Aisling Dawson. Con gli strumenti sviluppati da Trust aWare è possibile fornire al consumatore una visualizzazione interattiva, che mostra gli aspetti più rilevanti del testo, così che ognuno possa distinguere meglio tra politiche affidabili e potenzialmente inaffidabili.