L'esperienza del Pacinotti di Taranto, hub di Ital.IA Lab
L’Istituto tecnico tecnologico A. Pacinotti di Taranto si distingue per la sua spiccata inclinazione verso l’innovazione educativa e didattica, con un occhio sempre rivolto alle nuove tecnologie. Grazie alla visione del dirigente scolastico Vito Giuseppe Leopardo, un team di professori ha saputo cogliere le opportunità offerte dal campo dell’innovazione.
Un sguardo privilegiato sul progetto Ital.IA Lab
L’ingegnere Fabio Cito, docente e referente per i Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento, ci offre una prospettiva unica sul progetto Ital.IA Lab e sull’impatto dell’intelligenza artificiale (IA) nell’ambiente scolastico. “Essere uno dei 18 hub del progetto Ital-IA Lab rappresenta un’opportunità unica per i nostri studenti. In collaborazione con la Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia, abbiamo aperto una finestra significativa e qualificante sul mondo dell’IA,” afferma Cito.
Dall’industria alla scuola: un percorso di formazione continua
Dopo anni di esperienza come dirigente in una grande azienda privata, Cito ha scelto di dedicarsi all’istruzione pubblica. Ex studente del Pacinotti, ha seguito le orme del suo mentore, il professore Gaetano Manzulli, oggi formatore del progetto Ital.IA Lab, creando un ponte tra il passato e il presente dell’istituto.
Cambiamento di prospettiva e applicazioni pratiche
La formazione offerta da Ital.IA Lab ha giocato un ruolo cruciale nel cambiare l’atteggiamento dei docenti nei confronti dell’IA. “All’inizio, c’era una certa diffidenza,” racconta Cito. “Ma dopo il corso di formazione, abbiamo iniziato a vedere l’IA come uno strumento prezioso e i ragazzi, incredibilmente informati, hanno mostrato di comprendere le sue potenzialità meglio di noi docenti".
Il progetto ha anche coinvolto un’azienda locale del settore elettro-strumentale e automazione, offrendo agli studenti la possibilità di esplorare le applicazioni dell’IA in contesti reali, come i sistemi di supervisione e controllo nel settore ferroviario.
Orientamento e competenze per il futuro
“L’IA non è solo un oggetto di studio; è diventata parte integrante della vita quotidiana, soprattutto per i giovani. È essenziale fornire loro gli strumenti per comprendere e utilizzare questa tecnologia in modo consapevole, preparandoli così al futuro,” conclude Cito.
Alla testimonianza di Fabio Cito e al suo ruolo nell’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) presso l’Istituto Tecnico Pacinotti di Taranto, aggiungiamo le preziose prospettive di due membri della comunità scolastica.
Giulio Arpaia: un’immersione nelle potenzialità dell’IA
“Le lezioni sono state coinvolgenti e interattive, mai noiose o monotone,” afferma Giulio Arpaia, studente della classe 3B informatica. Prima del corso, non era a conoscenza delle capacità dell’IA di generare immagini e video. Ora, però, riconosce l’importanza di utilizzare l’IA con consapevolezza e vede il suo potenziale in vari campi. Giulio ha sperimentato l’IA sia in ambito scolastico che personale, utilizzandola per analizzare statistiche calcistiche e per altri hobby. Sottolinea che l’uso efficace dell’IA non è semplice come potrebbe sembrare: “Durante un incontro formativo, ad esempio, prima di riuscire a trasformare uno script in un video che rispecchiasse le mie aspettative, ho cambiato il prompt più volte.” Guardando al futuro, Giulio intende proseguire gli studi in informatica, convinto che la competenza nell’uso dell’IA sarà un asset fondamentale.
Prof.ssa Teresa Nastro: formazione e motivazione
La prof.ssa Teresa Nastro, docente tutor PCTO della classe 3B, evidenzia l’efficacia di una formazione, quella proposta dalla Fondazione Mondo Digitale, che si avvicina alle esigenze specifiche della scuola e degli studenti. Descrive le lezioni come molto interattive e motivanti, soprattutto efficaci nel fornire un’educazione che prepari adeguatamente gli studenti alle sfide del futuro.