La formazione come strumento di libertà e inclusione
Quando si parla di lavoro e formazione, alcuni dati meglio di altri fotografano la situazione attuale:
- l’esigenza di rafforzare le competenze digitali di base in Italia e la necessità di superare lo skill mismatch (il gap tra le competenze apprese nel percorso di studi e quelle richieste dal mondo del lavoro)
- il basso tasso di formazione degli italiani (lifelong learning)
- il gender gap nell’ambito della cosiddetta she-session.
Inoltre, la pandemia ha accelerato un processo di rifocalizzazione su sé stessi e sul proprio benessere, alla ricerca di nuova libertà e di nuovi percorsi, che spesso richiedono anche nuove competenze.
A Roma, il 5 ottobre, dalle 10.30 alle 12, presso Binario F in via Marsala 29 H, vi invitiamo a partecipare a “Mind the digital gap”, evento organizzato nell’ambito della terza edizione del programma Job Digital Lab, per contribuire ad animare la discussione su questi temi e proporre soluzioni e nuove modalità di formazione che sappiano intercettare i bisogni attuali.
Modera il confronto la giornalista Maria Pia Ebreo. Partecipano:
Paolo Iacci, psicologo del lavoro, manager e docente universitario di “Gestione delle risorse umane”, presidente di AIDP Promotion (Associazione italiana per la direzione del personale). Autore, insieme a Umberto Galimberti, del libro “Dialogo sul lavoro e la felicità”.
Paolo Iabichino. Scrive pubblicità dal 1990 e ha trascorso gli ultimi anni ai vertici di WPP come direttore creativo esecutivo del Gruppo Ogilvy Italia. Oggi si dedica a nuovi progetti di comunicazione, al servizio di realtà che sentono la necessità di voltare pagina. Hoepli gli ha affidato la direzione editoriale della collana Tracce e con Ipsos Italia ha fondato l’Osservatorio Civic Brands, progetto editoriale e di ricerca che racconta l’impatto sociale di aziende e brand in Italia.
Laura Castellani, direttrice generale della Fondazione ITS SI (Istituto Tecnico Superiore Servizi alle Imprese).
Mirta Michilli, direttrice generale di Fondazione Mondo Digitale, organizzazione non profit, uno dei primi esempi di successo di collaborazione tra pubblico e privato con una forte missione di servizio pubblico.
Silvia Colombo, Head of External Communication & CSR di ING, banca di origine olandese presente in 40 Paesi in tutto il mondo con oltre 39 milioni di clienti e 57.000 dipendenti. È oggi tra le banche digitali leader in Italia per numero di clienti (1.300.000) ed è usata tramite app da 7 clienti su 10 che ne apprezzano la semplicità e l’immediatezza dei servizi. Innovazione per offrire una customer experience differenziante e attenzione alla sostenibilità sono due elementi chiave per ING, che ha deciso di destinare ben 700 miliardi di euro di prestiti in ottica green e sostenibile.