Job Digital Lab a Firenze: il digitale come motore di crescita
Job Digital Lab arriva nel capoluogo toscano con un nuovo appuntamento dedicato alla trasformazione digitale delle micro e piccole imprese, in particolare del settore artigiano. L’incontro si tiene oggi, giovedì 12 giugno, dalle 14.45 alle 18, presso la sede della Camera di Commercio di Firenze, in piazza dei Giudici 3.
Il percorso formativo, promosso da Fondazione Mondo Digitale ETS e ING Italia, è realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Firenze, Punto Impresa Digitale, Cna Firenze Metropolitana e Confartigianato Imprese Firenze. L’obiettivo è sostenere le competenze digitali degli artigiani e dei professionisti locali, offrendo strumenti pratici e strategie per affrontare le sfide del presente.
Un ecosistema imprenditoriale in evoluzione
Con oltre 341.000 imprese attive, di cui quasi 100.000 artigiane, la Toscana si conferma una delle regioni italiane con la più alta densità di PMI. A Firenze, il settore artigiano è particolarmente vivace: nella sola area metropolitana si contano 26.800 imprese artigiane, in gran parte individuali (77,6%). Un tessuto produttivo radicato e dinamico, che oggi guarda con attenzione alle opportunità offerte dalla transizione digitale.
Tre step per innovare: narrazione, metodo, strumenti
Il format dell’incontro, dal titolo “Impresa e artigianato locale: il digitale come motore di crescita”, guida i partecipanti attraverso tre fasi operative:
- La narrazione come leva per costruire e rafforzare l’identità di brand
- Un metodo in tre fasi per integrare con efficacia il digitale nei processi aziendali
- Strumenti e pratiche per iniziare da subito a innovare.
A rendere concreta la formazione, le testimonianze di due realtà artigiane del territorio: La Galleria Nuove Forme d’Arte e Roberto Poggiali Gioielli.
Le partite Iva tra autonomia e incertezza
Durante l’incontro sarà presentata in anteprima l’indagine ING People Insight Lab, condotta in collaborazione con YouGov, per esplorare motivazioni, ostacoli e aspirazioni dei professionisti con Partita IVA. Tra i dati più significativi:
- Solo 1 su 3 consiglierebbe oggi di aprire una Partita IVA.
- Il 53% lo ha fatto per necessità, ma aumenta chi lo fa per autonomia o ricollocazione.
- Le principali fonti di ansia sono incertezza economica (57%) e pressione fiscale (48%).
- Nonostante le difficoltà, il 49% mantiene una visione positiva del proprio futuro professionale.
A illustrare i risultati èFrancesco Ramazzotti, Head of Go-to-Market & Strategic Partnerships di ING Italia.