La visione di Mirta Michilli tra policy, scuola e cittadinanza
Lo scorso maggio l’Ocse ha pubblicato il nuovo rapporto “How’s Life for Children in the Digital Age”, una fotografia realistica del benessere dei minori tra social, piattaforme e intelligenza artificiale. A pochi giorni di distanza, Mirta Michilli, direttrice della Fondazione Mondo Digitale, ha rilanciato la necessità di educare al digitale con strumenti nuovi, capaci di tenere insieme consapevolezza critica, partecipazione attiva e cittadinanza responsabile.
Lo ha fatto in due interventi distinti ma complementari. Il primo, in un’intervista andata in onda su Radio Rai (programma Parlamento 2.0, condotto da Enrico Pulcini, il 23 maggio), in cui ha affermato che “Non possiamo più pensare che vietare o limitare l’accesso sia una risposta sufficiente. I ragazzi vivono immersi nel digitale e occorre aiutarli a comprenderne logiche, rischi e potenzialità. L’educazione deve partire da lì”.
Un messaggio che Michilli ha poi articolato in forma più analitica nell’articolo pubblicato su Agenda Digitale dal titolo “Educare i ragazzi al digitale: oltre i divieti, per una cittadinanza attiva”: “I ragazzi vanno aiutati a diventare soggetti attivi, in grado di costruire relazioni positive, distinguere fonti attendibili, comprendere gli effetti della disinformazione e coltivare uno sguardo critico verso i contenuti algoritmici”.
L’Ocse segnala che il tempo online dei bambini è cresciuto in media del 50% nell’ultimo decennio, mentre aumentano i livelli di ansia e solitudine tra gli adolescenti digitalmente iperconnessi. Un dato che conferma che la sfida non è ridurre l’esposizione, ma costruire competenze per abitare il digitale con maggiore autonomia e benessere.
Per Michilli, ciò significa anche valorizzare la scuola come spazio pubblico privilegiato per l’educazione digitale, investendo in formazione dei docenti, percorsi di peer education e progettualità condivise con le famiglie.
Il punto d’arrivo? Una “cittadinanza aumentata”, consapevole e inclusiva, in grado di resistere alla manipolazione e contribuire alla costruzione di una società più giusta, anche attraverso il digitale.
Oggi, mercoledì 11 giugno, Elisa Amorelli interviene sugli stessi temi in diretta nello studio di Buongiorno Regione Lazio su Rai 3, con un focus maggiore sul tema della dipendenza e sul fenomento del ritiro sociale.