Oggi cominciano le attività del progetto con la Croce Rossa Italiana
Da oggi, lunedì 30 giugno, prendono ufficialmente il via i primi percorsi formativi online di Digital Bridge, il progetto nato dalla collaborazione strategica con la Croce Rossa Italiana, la più grande organizzazione di volontariato del Paese, e il sostegno del Fondo per la Repubblica Digitale.
Il progetto inizia con numeri promettenti: sono già 300 le persone iscritte ai primi corsi in partenza, tra volontari e dipendenti CRI. Si comincia con sei percorsi formativi, tra alfabetizzazione digitale, sicurezza online, collaborazione e comunicazione con l’intelligenza artificiale.
A metà luglio si riaprono le iscrizioni per i corsi in programma a settembre, per proseguire con nuove energie un percorso che mette al centro le persone e l’innovazione.
Con Digital Bridge, la Croce Rossa Italiana conferma il suo ruolo di organizzazione capace di innovarsi senza mai perdere la sua umanità. In un contesto in cui le tecnologie digitali ridefiniscono tempi e modi dell’intervento sociale, la CRI sceglie di investire nella formazione delle persone per garantire servizi sempre più accessibili, tempestivi ed efficaci.
Il progetto si articola in percorsi modulari e multilivello, costruiti per rispondere ai bisogni di chi opera ogni giorno sul campo o dietro le quinte dell’organizzazione. Un’opportunità concreta per rafforzare le competenze digitali, esplorare strumenti di intelligenza artificiale generativa, e allenare anche le abilità trasversali, fondamentali per lavorare in squadra, affrontare le emergenze e accompagnare le comunità nella transizione digitale.
Con Digital Bridge, la trasformazione digitale della CRI parte dalle persone, dalla formazione condivisa alla sperimentazione sul campo.
Croce Rossa Italiana si articola su tre livelli (territoriale, regionale e nazionale) e forma una rete capillare su tutto il territorio del Paese, costituita, dal Comitato nazionale, 671 Comitati territoriali, 19 Comitati Regionali e 2 Comitati delle Province autonome di Trento e Bolzano. La rete è garantita dall’azione di 941 dipendenti e 149.412 soci volontari.