L’ad di Microsoft Vincenzo Esposito tra i primi firmatari del Manifesto
“Per noi RomeCup è molto importante e per certi versi suggella una partnership che abbiamo con Fondazione Mondo Digitale ormai da tanti anni”, spiega Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia. “È una fantastica opportunità per mettere la tecnologia a disposizione dei ragazzi, dei giovani che poi sono veramente gli utilizzatori e faranno la differenza nel domani. Noi crediamo tantissimo in questo. Come Microsoft, da un lato ovviamente lavoriamo a fianco alle aziende e della pubblica amministrazione, aiutando a implementare l’intelligenza artificiale generativa, però poi la vera differenza la fanno i ragazzi che sono le persone che saranno domani nelle aziende, che trasformeranno il paese. Parlare a loro e fare in modo che colgano le opportunità di questa grande rivoluzione tecnologica, pur essendo consapevoli dei rischi, per noi è assolutamente fondamentale per cui siamo molto contenti di essere qui”, aggiunge Esposito, che è tra i primi firmatari del Manifesto per un’azione collettiva su intelligenza artificiale e robotica”, un invito a un’alleanza strategica per lavorare insieme su 10 azioni concrete che permettano al nostro Paese di avanzare verso uno sviluppo che mette al centro le competenze e il lavoro dei giovani e l’impegno affinché non si creino ulteriori disuguaglianze, esclusioni e povertà.
“In gioventù bisogna avere poca paura e molto coraggio e averlo anche in questo caso con l'intelligenza artificiale. Ci troviamo di fronte a una rivoluzione. Tutte le rivoluzioni ovviamente generano paure, alcune volte dei dubbi ed è giusto che sia così, ma non bisogna mai però perdere di vista l'opportunità associata. Il mio consiglio per un giovane è quello di sperimentare, usare l’intelligenza artificiale generativa, capire come lo può aiutare nella sua vita, nello studio, nell'organizzazione delle proprie attività. In modo da capire come funziona. La conoscenza è sempre potere e la capacità di conoscere le cose fa la differenza nella carriera di una persona. Consiglio veramente a tutti di essere il più aperti possibile, conoscere, sperimentare e capire poi quali sono gli ambiti di applicazioni legati al singolo”.