Anna Pia racconta il suo servizio civile digitale
Da alcuni mesi otto volontari del servizio civile digitale hanno iniziato la loro collaborazione con Fondazione Mondo Digitale, come ente di accoglienza, e con l'Associazione italiana fondazioni ed enti filantropici (Assifero), in qualità di ente titolare.
Nel corso dell'anno i giovani volontari si dedicano all'educazione e alla facilitazione digitale presso la Città Educativa e nel territorio di Roma. Le attività includono tutoraggio, animazione territoriale, gestione organizzativa, comunicazione e divulgazione delle iniziative e dei servizi. Si tratta di un percorso stimolante e significativo con un impatto positivo su tutte le nostre iniziative. Ed è un'opportunità unica di crescita personale e professionale sia per i volontari sia per lo staff di Fondazione Mondo Digitale, che li affianca nel lavoro comune. In particolare i volontari sono seguiti da Cecilia Stajano, responsabile delle comunità per la Fondazione Mondo Digitale, e Ilaria Graziano, responsabile della progettazione, con il ruolo di operatrici locali di progetto (Olp).
Per farvi scoprire più da vicino le loro storie e aspirazioni, abbiamo realizzato brevi interviste con una operatrice o un operatore che ci condivide esperienze e motivazioni che l’hanno spinto in questa avventura e le prospettive per il futuro. Le interviste sono curate da Onelia Onorati.
Oggi vi presentiamo Anna Pia Ambrosio, 21 anni, originaria di Napoli, studentessa del corso di laurea in Fisica presso Sapienza Università di Roma.
Cosa ti ha spinto a scegliere di diventare volontario del servizio civile digitale e cosa ti aspetti?
Durante l’adolescenza ho avuto possibilità di conoscere ragazzi volontari del servizio civile e mi è subito piaciuta l’idea di poterne diventare uno un giorno. A spingermi a iscrivermi al bando di selezione è stato il mio desiderio di impegnarmi in attività che mi facessero sentire appagata e soddisfatta. La scelta del digitale, poi, è stata dettata dall’affinità che ho con le iniziative promosse dalla Fondazione Mondo Digitale. Da questa esperienza mi aspetto una crescita personale e l’opportunità di impegnarmi in un servizio a favore della società.
Cosa ti sta piacendo di più del tuo impegno in FMD?
Attualmente sono soddisfatta di tutte le attività che mi sono state assegnate, grazie alle quali sto ampliando le mie competenze e la capacità di problem solving.
Secondo te quale impatto la FMD può avere sulle persone?
L'influenza della FMD sulle persone si manifesta attraverso la determinazione a contrastare le disparità sociali, focalizzandosi in particolare sul potenziamento delle competenze e sull'alfabetizzazione digitale, con l'obiettivo di assicurare che nessuno venga escluso.
Quale pensi sarà il tuo contributo?
Il mio ruolo è di collaborare al progetto Coding Girls, un incarico al quale mi sento molto affine sia per le competenze richieste e che già posseggo, sia per il principio ispiratore che sottende a questo impegno.
Quali le competenze, conoscenze che metterai in campo in questo anno di avventura insieme alla Fondazione e quali abilità ti aspetti di sviluppare attraverso l'esperienza del volontariato digitale?
Nel corso di quest'anno di collaborazione con la Fondazione, intendo applicare le mie competenze nell'ambito Steam al quale sento di far parte. Inoltre, voglio mettere in luce le mie capacità di relazione, organizzazione e risoluzione dei problemi. Spero che questa esperienza contribuirà al mio miglioramento personale e allo sviluppo delle mie conoscenze.
Cosa vuoi fare da grande?
Da grande vorrei diventare astronauta o ricercatrice in ambito spaziale.