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In vino solidaritas, un progetto ecogenerativo

Evento finale di COde & fraME for Self Empowerment

In vino solidaritas, un progetto ecogenerativo

In vino solidaritas, un progetto ecogenerativo

Il team di sette ricercatori del liceo di Gorizia vince la sfida di COde&FraME for Self Empowerment

Oltre 3700 ettari di bosco andati a fuoco sul Carso, il 92 per cento del totale. Persi circa 194mila metri cubi di biomassa nei territori italiano e sloveno. È questa la stima dei danni provocati dagli incendi della scorsa estate sul Carso italiano e sloveno elaborata dai ricercatori dell’Università di Udine. La valutazione è stata ottenuta impiegando dati satellitari che consentono analisi su vaste porzioni di territorio e con livelli di dettaglio sempre maggiori [vedi Oltre 3700 ettari di bosco andati a fuoco sul Carso].

Sono partiti proprio dall'emergenza del fuoco nel Carso i sette giovani "ricercatori" della 3ª B del liceo scientifico Duca degli Abruzzi di Gorizia. Sono Elia Comand, Fernando Feoli, Giorgia Medeot, Chiara Roberta Mazza, Emma Rattà, Pietro Rizzatto e Amelia Romano.

Per la sfida finale di COde&FraME for Self Empowerment, l'originale percorso formativo realizzato con Eni, gli studenti hanno elaborato il progetto In vino solidaritas che propone il riuso degli scarti della lavorazione dell'uva, graspi, bucce e vinaccioli, per rigenerare il terreno bruciato delle zone del Carso. Hanno conquistato il primo premio e la menzione come "Best performer" nel Mini Joule [vedi la notizia Gli studenti protagonisti del cambiamento sostenibile].

Gli studenti che hanno partecipato al percorso di accelerazione imprenditoriale hanno sviluppato complessivamente 21 idee progettuali che sono state valutate secondo i seguenti criteri

  • struttura del pitch (problema, soluzione, mercato, scenario competitivo, modello di business, roadmap, team, fundraising)
  • coerenza del progetto rispetto a uno o più obiettivi di sviluppo sostenibile
  • contenuto
  • originalità
  • stile/design

Hanno partecipato alle attività di valutazione, oltre al team Joule di Eni, anche il direttore scientifico Alfonso Molina e la formatrice Elisa Chierchiello.

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