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Tra scuola e lavoro

Il lavoro è tuo. Le competenze per ripartire

Tra scuola e lavoro

Tra scuola e lavoro

Una nuova alleanza per riattivare i giovani spaesati e delusi

“Il saper attraversare le perturbazioni che si incontrano durante la transizione scuola-lavoro chiama in causa diverse life skills. Risolvere i problemi, prendere decisioni, esercitare il proprio senso critico, trovare soluzioni creative sono capacità che possono preservare da una cronicizzazione della condizione di Neet. È questa la dimensione individuale della condizione di Neet; tuttavia, in Italia la permanenza nella condizione di Neet può dipendere, oltre che da fattori personali, anche da fattori ambientali e territoriali: le opportunità formative e lavorative, le politiche locali di riattivazione, la disponibilità di servizi, le possibilità di mobilità sono tutte dimensioni che in Italia cambiano molto da territorio a territorio. Inoltre, raramente si considera il ruolo della dimensione informale (lavoro “nero”, carichi di cura, attività di serious leisure)” [da Consiglio nazionale dei Giovani, Lost in transition, 2024]. 

Abbiamo cominciato a occuparci dei giovani che non studiano e non lavorano oltre dieci anni fa, ancora prima che la riduzione del numero dei Neet (Not in Education, Employment or Training) rientrasse tra gli Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell'Onu (2015). E da allora abbiamo sempre tenuto conto dell’aspetto multifattoriale della loro condizione. Dalla prima edizione del progetto Meet no Neet con Microsoft (2012) e dall’Officina dei nuovi lavori (2014-2016) fino a Le competenze per ripartire con LinkedIn, abbiamo cercato di fare leva anche sulle passioni dei giovani, le serious leisure, per sviluppare rapidamente nuove competenze digitali e trasversali legate a un progetto di vita. In ogni nuova azione abbiamo sviluppato strategie innovative, imparando dalle esperienze nostre e dei partner, guidati dalla metodologia di Valutazione in tempo reale (RTE-SI). 

Dal modello di Dig4All, progetto guidato dalla Fondazione L’Albero della vita, ora prende vita Prodigy, acronimo di PROmoting Digital and Green Skills for Youth, un progetto europeo innovativo per la crescita e la qualificazione professionale dei Neet, finanziato nell’ambito di ESF+ Social Innovation+. La metodologia, da scalare anche in Grecia e Bulgaria, prevede un approccio educativo personalizzato, un accompagnamento individuale e il rafforzamento delle reti sociali tra diversi attori.

In Italia, intanto, continuiamo a cimentarci in altre sfide assai complesse: con LinkedIn Italia  abbiamo organizzato un workshop dinamico e motivazionale dedicato ai giovani “inattivi” con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per riattivarsi nella ricerca di un’occupazione o per riqualificarsi. Durante la sessione interattiva, i giovani, grazie ai consigli di formatori ed esperti, hanno imparato a costruire un profilo LinkedIn efficace e a creare una rete di contatti strategica, per aprire nuove opportunità di crescita personale e professionale [vedi la notizia La ricerca attiva del lavoro].

“Organizzare questo evento è stata un’esperienza che ha messo alla prova la mia capacità di gestione, ma anche una delle soddisfazioni più grandi. Vedere un progetto diventare realtà, sentire l’energia dei partecipanti e osservare le espressioni di soddisfazione nei loro volti è stato un regalo impagabile”, racconta Miriam Pintore, project officer. “Il momento interattivo e formativo, grazie all’intervento di Luigi Centenaro e degli esperti LinkedIn, ha offerto spunti preziosi, ma ciò che più mi ha colpito è stato il networking spontaneo che si è creato tra i ragazzi. Erano così entusiasti della possibilità di confrontarsi che non volevano più andarsene! Nonostante le differenze di età e di esperienze, tutti si sono uniti in una missione comune: quella di formarsi per costruire un futuro solido. È stato emozionante vedere come, anche in contesti così variegati, la voglia di crescere e di imparare superi ogni barriera. Gestire la "regia" di questo evento è stato estremamente gratificante. Un'esperienza che mi ha arricchito profondamente e che ha confermato quanto sia importante investire nel capitale umano e nelle competenze per ripartire”.

Il primo incontro pilota si è svolto lo scorso 30 gennaio presso la Microsoft House di Milano. Hanno partecipato 51 giovani, in maggioranza donne (60 per cento), con un'età media di 26 anni. Solo cinque tra loro sono attivi, cioè stanno completando gli studi o hanno cominciato a lavorare. Tutti gli altri rientrano in pieno nella condizione di Neet
L’aspetto che più ci ha sorpreso è proprio quello del “network spontaneo” che si è creato tra tutti i partecipanti, per la possibilità di incontrare fisicamente altre persone che vivono la stessa situazione di “spaesamento”. "Mi sentivo perso", ha detto più di qualcuno. E in tanti hanno confessato la delusione e la frustrazione dei "lavoretti".

Tutti hanno apprezzato l’esperienza e hanno cominciato a condividerla con gli amici, definendola perfino “perfetta ed esaustiva”. Nei questionari compilati dopo l'incontro, dichiarano di avere acquisito nuove competenze utili per migliorare il proprio profilo LinkedIn e che vorrebbero approfondire altri strumenti per la ricerca di lavoro e il networking professionale.

Non mancano interessanti suggerimenti, come organizzare workshop specifici per ogni professione, per fornire strumenti più mirati, o incontrare aziende già durante l’evento.

Al prossimo incontro!

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