Le competenze per ripartire. La storia di Greta
Il fenomeno dei giovani che non studiano e non lavorano, i cosidetti Neet (Neither in Employment nor in Education and Training), è un tema complesso che coinvolge diverse fasce di età e contesti territoriali. Secondo i dati Istat del 2023, il 16,1% dei giovani tra i 15 e i 29 anni è in questa condizione, con una maggiore incidenza nel Mezzogiorno. Nonostante le difficoltà strutturali, è importante raccontare le storie di chi, come Greta, ha saputo trasformare un momento di confusione in un’occasione di crescita personale e professionale.
Greta Mettica, 28 anni, si è diplomata in Turismo, ma dopo il diploma non si è subito iscritta all’Università. Non era infatti convinta di voler proseguire gli studi, soprattutto, non riusciva a capire che materia le interessasse davvero. “Mi sentivo spaesata, senza una direzione chiara”, racconta.
Per circa due anni, ha quindi svolto lavori saltuari o stagionali in villaggi turistici, dedicandosi perlopiù alla sua passione: il musical. Greta ama le arti dello spettacolo, un interesse che ha maturato all’età di 16 anni e che l’ha portata, con il gruppo di teatro della scuola, a fondare la compagnia teatrale "Raccolta differenziata".
Col passare del tempo, però, si è fatta più forte in lei l’esigenza di trovare una direzione, non solo personale, ma anche professionale. Nel tentativo quindi di capire per quale materia avesse una maggiore affinità, Greta ha deciso di iscriversi all’Università delle Tre Età, per trovare la giusta ispirazione. Qui infatti è possibile confrontarsi con diverse materie (oltre 400), e costruire un piano di studi personalizzato. Insomma, è possibile farsi un’idea delle proprie attitudini, dei propri interessi.
È qui che Greta scopre di essere molto interessata al mondo della comunicazione, dell’astrologia e riscopre il proprio interesse per quello del turismo. Interesse, quest’ultimo, che culmina con il conseguimento di una laurea triennale in Scienze del Turismo.
Subito dopo l’Università, lavora prima in dogana, poi come assistente tecnica in cantiere e infine ora all’ufficio anagrafe. Tutti tirocini da un anno, nessuno rinnovato, né tantomeno trasformato in un contratto stabile. “Cambiare ambito spesso significa ripartire da zero, ed è frustrante. Ti senti sempre come se stessi ricominciando tutto daccapo”, confida.
Lo scorso novembre Greta partecipa a un percorso formativo in Social Media Marketing attivato dalla Fondazione Mondo Digitale nell’ambito del progetto Dig4All, così si avvicina nuovamente al mondo della comunicazione, un settore che le ricorda il dinamismo e la creatività dello spettacolo. “Penso che la comunicazione possa essere una strada da seguire in futuro. Mi piace l’idea di un lavoro che permetta di esprimere creatività e di entrare in contatto con tante persone”, spiega.
Per chi vive un momento di confusione, Greta ha un consiglio semplice, ma potente: “Non smettete mai di cercare qualcosa che vi piace davvero. Anche se non avete le idee chiare, ogni passo vi avvicina a comprendere meglio chi siete e cosa volete fare”.
La sua storia dimostra che anche i percorsi apparentemente tortuosi possono portare a una maggiore consapevolezza di sé e a nuove opportunità.
Una rete per il futuro
Grazie al programma 'Il lavoro è tuo. Le competenze per ripartire', Greta ha avuto l’opportunità di prendere parte a una sessione personalizzata con un esperto LinkedIn, durante la quale ha ottimizzato il suo profilo sulla piattaforma. La sua esperienza è stata scelta come testimonianza per l’evento del 30 gennaio, un workshop coinvolgente e ispirazionale dedicato ai giovani inattivi. L’obiettivo del workshop è fornire strumenti pratici per supportarli nel rimettersi in gioco, sia nella ricerca di un lavoro sia nel processo di riqualificazione professionale. Attraverso sessioni formative, coaching e testimonianze ispirazionali, questi eventi creano una rete di supporto indispensabile per chi affronta le sfide del mercato del lavoro.
