Il racconto dell’evento sul blog Alley oop de Il Sole 24 Ore
L'alley oop è una giocata spettacolare nel basket, in cui un giocatore lancia la palla in aria verso il canestro mentre un compagno di squadra salta per afferrarla e schiacciarla o metterla a segno in un'unica azione fluida e coordinata. È una dimostrazione di sincronizzazione, abilità atletica e connessione tra i giocatori. L'azione, eseguita con grande precisione e spettacolarità, è uno dei momenti più emozionanti del gioco, per i giocatori e per gli spettatori. Il termine deriva dal francese allez-hop! usato dagli acrobati del circo prima di un salto. Prima è stato preso in prestito dal footbal americano per indicare il "passaggio Hail Mary" e successivamente è stato impiegato nella pallacanestro.
Per una bella intuizione della giornalista Monica D'Ascenzo si chiama così il blog de Il Sole 24 Ore dedicato alla diversity (in senso ampio e non solo di genere) e all’inclusione, che ha già compiuto otto anni di vita.
Uno dei più post più recenti racconta le felici giocate della RomeCup 2024 contro il divario di genere e per l'inclusione, una sfida che attraversa tutti i momenti del multi evento. Vi lasciamo alla lettura dell’articolo di Eleonora Cipoletta, dal titolo Romecup combatte il digital gender gap a colpi di sfide e giochi, che racconta alcuni momenti in particolare, come gli hackathon ChatSPOT: AI in social advertising e cIAo Parli con me? Quando l'algoritmo incontra l'empatia e la Carta dei diritti per gli umani digitali [Alley Oop, Il Sole 24 Ore, 8 aprile].