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La scuola "in audizione" al meeting di Janssen

 Laura Meija e Roberta Poli

La scuola "in audizione" al meeting di Janssen

La scuola "in audizione" al meeting di Janssen

Roberta Poli: "Il progetto Fattore J è entrato nella scuola al momento giusto"

"Inizio con il ringraziare tutti perché il progetto Fattore J è entrato nella scuola al momento giusto! Ricordo ancora che era inizio maggio del 2020 quando siamo stati invitati all’evento di presentazione e da quel momento è diventato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo trovati nella scuola letteralmente travolti dal lockdown e dalla DaD! Ricordo ancora i collegamenti speciali in cui si parlava di empatia e ci si confrontava con patologie che i ragazzi non conoscevano, ma soprattutto ci si trovava per condividere delle emozioni forti in un momento in cui paura, incertezza e smarrimento erano emozioni molto intense e travolgenti".

Per la prima volta sul palco di un meeting annuale di una grande corporation farmaceutica, Janssen Italia del gruppo Johnson & Johnson, la docente Roberta Poli ha raccontato come il progetto Fattore J sia riuscito, giorno dopo giorno, a trasformare gli studenti, sempre più protagonisti.

"Cardini del progetto sono stati proprio l’empatia, il senso di responsabilità verso chi è meno fortunato di noi per guardare con occhi diversi compagni e amici al fine di favorire l’inclusione. Proprio di questo avevamo bisogno in un momento in cui il distanziamento sociale, le mascherine, le classi divise a metà per evitare affollamenti, ci catapultavano in un mondo dove non c’era spazio per affrontare il proprio star male, se non con comportamenti di abbandono e fuga".

La docente ha apprezzato il taglio scientifico e rigoroso del progetto e il contributo "vivo" degli esperti e delle associazioni dei pazienti. Oltre al patrocinio dell'Istituto superiore di sanità, hanno collaborato al progetto tre partner istituzionali, due partner scientifici e 13 associazioni di pazienti.

Sul palco insieme alla professoressa dell'IIS Piaget-Diaz di Roma anche Laura Meija, 18 anni, studentessa del liceo Fermi di Bologna, che ha raccontato, come ambasciatrice, il processo di scrittura collaborativa del Manifesto della Salute.

"Non mi aspettavo che, pur essendo così giovani, fossimo tutti consapevoli delle esigenze che le nuove generazioni hanno e che vogliamo siano prese in considerazione per il nostro futuro. Spesso siamo visti come la 'generazione di coloro che non hanno valori, che non hanno aspirazioni'. Al contrario, Fattore J ci ha fatto capire che possiamo far sentire la nostra voce e che la comunicazione è fondamentale. Ci auguriamo che questo Manifesto sia il punto di partenza per un vero e proprio cambiamento".

Condividiamo alcuni scatti del Janssen National Sales Meeting che si è svolto ieri a Roma presso l'hotel Marriot. Per la prima volta la scuola è stata chiamata "in audizione" a un company event, per raccontare "dal vivo" l'esperienza formativa e trasformativa vissuta con un progetto scolastico.





















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