Focus Scuola: come allenare la capacità di ragionare anche in modo creativo
La giornalista scientifica Simona Regina dedica un articolo al pensiero computazionale per il magazine Focus scuola. Nella chiara e sintetica argomentazione c’è spazio anche per un breve virgolettato di Alfonso Molina, personal chair in Technology Strategy all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale.
Il pensiero computazionale, infatti, aiuta a sviluppare capacità logiche e di problem solving, in modo creativo ed efficiente. È un approccio che consente ai bambini di imparare a scomporre problemi grandi in problemi più piccoli e a pensare fuori dagli schemi al fine di giungere alla soluzione. Per Alfonso Molina, co-creatore e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, “è un insieme di abilità mentali che serve a semplificare problemi complessi. È un modo di pensare algoritmicamente, perché di fatto porta a individuare la procedura, la sequenza precisa di istruzioni, l’insieme di regole da seguire per eseguire un compito.
Pensate alla ricetta per preparare pane e marmellata. O alla successione di azioni da compiere per fare i lacci alle scarpe. Sono esempi di algoritmi nella vita quotidiana. Perché, in fondo, un algoritmo è la sequenza delle operazioni da compiere per risolvere un determinato problema. Ecco che allora, anche semplicemente facendo loro scrivere una ricetta e mettere poi le mani in pasta, facendo attenzione all’ordine e alla univocità delle istruzioni, i bambini possono fare la prima esperienza “intuitiva” di algoritmo, con gli input (gli ingredienti), la lista di passi da fare (le istruzioni per realizzare la ricetta) e l’output (la merenda), e imparare così i concetti fondamentali della programmazione.
Non è un caso che l’Unesco abbia richiesto agli Stati membri di “integrare i fondamenti scientifici dell’informatica nell’educazione generale di tutti i cittadini” (lo fa nel documento Paris Call: Software Source Code as Heritage for Sustainable Development).
Del resto, come ha evidenziato anche Molina, “la tecnologia digitale ha già cambiato il modo di vivere, viaggiare, studiare e lavorare. E continuerà a farlo in futuro. Le competenze digitali saranno dunque sempre più necessarie per qualsiasi professione. Ma non solo: il pensiero algoritmico aiuta a sviluppare pensiero logico, quindi a ragionare”.
Pensiero computazionale e coding: ecco come allenarsi a scuola
di Simona Regina
Focus Scuola, 5 settembre