Sul blog di Trust aWare un nuovo contributo a cura di Cnrs
È possibile per i motori di ricerca privati preservare la privacy degli utenti pur dipendendo dalle piattaforme pubblicitarie tradizionali? Quattro ricercatori, Salim Chouaki, Oana Goga, Hamed Haddadi e Peter Snyder, sono partiti da questa domanda per cercare di comprendere il funzionamento di alcuni motori di ricerca privati (DuckDuckGo, Startpage e Qwant), nati in alternativa a quelli tradizionali, come Google o Bing, per evitare il tracciamento degli utenti.
I ricercatori hanno verificato le proprietà di privacy dei motori di ricerca alternativi esaminandone il funzionamento in tre diverse situazioni:
- quando presentano annunci di ricerca agli utenti
- quando un utente clicca su un annuncio
- quando l'utente arriva sulla pagina dell'inserzionista.
A quali conclusioni sono arrivati? Vi suggeriamo di leggere la sintesi del contributo originale presentato dai ricercatori del National Centre for Scientific Research alla conferenza di Montreal dello scorso ottobre, ACM Internet Measurement Conference 2023. Lo trovate sul blog di Trust aWare.