All'ultima Maker Faire romana era ospite della Fondazione Mondo Digitale. Alla Kuwait Maker Faire 2019 ci ospita. La Fondazione Mondo Digitale è per la prima volta alla terza edizione della manifestazione di Kuwait City, dal 6 al 10 febbraio, grazie alla collaborazione con l'azienda Ebot, che ha anche donato due premi alla RomeCup 2018.
Lo spazio della Fondazione Mondo Digitale, visibile per la riproduzione della Liberation Tower, una struttura in legno di 3 metri realizzata in stampa 3D interattiva, è allestito con una struttura modulare composta da 2.000 pezzi. Non mancano spazi colorati per i più piccoli realizzati con la rete Fab Lat Kids, portata in Italia da Ilaria La Manna.
Nello spazio, allestito da Matteo Viscogliosi, designer, maker e coordinatore del fab lab della Palestra dell'Innovazione, sono in dimostrazione alcuni moduli del progetto Kit:Cut e due applicazioni di Ebot, l'ecosistema DIY sviluppato per studenti, bambini, artisti e appassionati di robotica. Si tratta dei progetti PuzzLab e Cultural Heritage with Ebot sviluppati dai maker Daniele Vigo e Marco Brocchieri, giovani formatori della Fondazione Mondo Digitale.
PUZZLAB
Uno spazio ludico per i bambini per imparare la programmazione e la lingua italiana. Nello spazio è possibile giocare con un puzzle che può essere assemblato infinite volte: ogni pezzo è contraddistinto dalla presenza di uno o più colori, una parola (in italiano e in arabo) e una forma. I tasselli esagonali, realizzati nel fab lab con la laser cut, vengono letti dal modulo Ebot di riconoscimento dei colori in modo da restituire il nome della figura del tassello e la traduzione in italiano. Lo spazio di gioco è formato da un pavimento modulare interattivo, che riprende in formato più grande lo stesso tema del puzzle. I bambini possono girare per lo spazio e scoprire le parole in italiano, come in una caccia al tesoro.
CULTURAL HERITAGE WITH EBOT
Come promuovere la conoscenza dei beni culturali nelle nuove generazioni? La soluzione proposta è un’installazione interattiva che stimola attenzione e curiosità. Le "repliche" delle opere sono stampate in 3D tramite fotogrammetrica o scansione e rese interattive da una scheda con microcontrollore: usando sensori di presenza vengono attivati dei led che illuminano l'opera e la rotazione della base, per fornire una visione a 360°. Contemporaneamente viene riprodotto un file audio che spiega all'utente la storia dell’oggetto visualizzato.
La galleria fotografica degli allestimenti nel mini reportage di Matteo Viscogliosi e Marco Brocchieri
I volontari di #makerfairekuwait ci aiutano a tirar su il pabellón lat#romemeetskuwait@fmdigitale @fablatkids pic.twitter.com/CNAHQvt3Fs
— Marco Brocchieri (@marcobro88) 5 febbraio 2019