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L'integrazione nel Paese del pane

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L'integrazione nel Paese del pane

L'integrazione nel Paese del pane
 
A2 è il livello di conoscenza della lingua italiana che i cittadini stranieri devono cercare di raggiungere. A4 è il formato del foglio che usano gli alunni per confezionare il materiale didattico. Formato famiglia è il modello di apprendimento intergenerazionale promosso dalla Fondazione Mondo Digitale: gli alunni, coordinati dai docenti, personalizzano la formazione sulle reali esigenze e competenze degli adulti.
 
“Abbiamo iniziato a lavorare con voi subito dopo il sisma per portare le nuove tecnologie tra le classi che hanno più difficoltà ad avere accesso ad esse. Prima agli anziani ora ai cittadini immigrati. Vogliamo favorire la loro integrazione attraverso le nuove tecnologie per conoscere l’Italiano, la cultura, le regole del nostro paese. Per la prima volta a creare e insegnare i contenuti didattici siete voi ragazzi: è così che costruirete le competenze per la vita”, spiega Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale.
 
Alla presentazione del progetto hanno partecipato oltre a studenti e docenti della scuola, anche il vice prefetto dell’Ufficio Territoriale dell’Aquila, Maria Cristina Di Stefano, il dirigente scolastico Lucia Di Giulio e per la Comunità Montana Sirentina Federico Cifani.
“La valutazione espressa dalla commissione competente è stata altamente positiva, il progetto è in linea con i fabbisogni e le politiche locali.  Risulta davvero innovativo e può essere considerato come una buona prassi”, dichiara Maria Cristina Di Stefano.

Si comincia dai genitori degli alunni, per coinvolgere poi l’intera cittadinanza e i comuni vicini, fino alla Comunità Montana Sirentina, con particolare attenzione a tutte le famiglie straniere rimaste più isolate in seguito al sisma del 2009.

 

Tante le attività previste: un blog interculturale per promuovere il dialogo tra le comunità; videoconferenze ed eventi aperti alla cittadinanza; incontri tematici a scuola e punti internet itineranti per fornire assistenza sulle pratiche on line. I ragazzi diventano veri e propri formatori e ambasciatori di pace per la coesione sociale tra le comunità straniere e la comunità di accoglienza.

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