Da anni Rome University of Fine Arts si distingue come uno tra i poli più innovativi nel settore della formazione artistica. È un’Accademia di Belle Arti che ripone grandi aspettative nei nuovi linguaggi creativi, soprattutto in quelli digitali, e che, coerentemente con questa convinzione, ha attivato corsi e workshop che approfondiscono varie declinazioni della media art. Per questo non poteva che condividere il concept del BNL Media Art Festival e, in particolare, l’impegno di Fondazione Mondo Digitale. Rufa ha quindi sposato in pieno il progetto e ha scelto di essere partner dell’iniziativa.
Nell’ambito della vasta programmazione del Festival l’Accademia di via Benaco 2 è una delle location scelte per lo svolgimento di alcune attività: il pomeriggio di venerdì 14 aprile Rufa ospita il pubblico per un workshop dal titolo “Internet of things”, coordinato dal docente di Interaction design Massimiliano Dibitonto, incentrato sull'estensione di Internet al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti.
Sempre giovedì 14 aprile l’Accademia è teatro di una performance di sound art a cura del collettivo E.T.E.R.E. (vedi il programma completo).
Rufa, inoltre, ha contribuito a completare l’offerta artistica del Festival proponendo un’opera del suo docente di scultura e arti visive, Davide Dormino, per la mostra che si svolge al Maxxi, dal 13 al 17 aprile.
Non solo. Rufa ha messo a disposizione dell’organizzazione i propri studenti di cinema e fotografia per la documentazione audiovisiva dell’evento. Un servizio che l’Accademia propone ai suoi partner, forte della garanzia di qualità e professionalità offerta dai suoi alunni, abituati, nel corso del proprio iter accademico, a confrontarsi con produzioni prestigiose e con istituzioni culturali di alto livello per svolgere i loro progetti e tirocini universitari.
"La nostra mission è formare e consegnare alla società giovani artisti e creativi in grado di governare le nuove tecnologie".
Nell'audio una breve intervista al direttore di Rufa, l'architetto Fabio Mongelli, realizzata da Elisa Amorelli.