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La forza di una buona storia

Job Digital Lab, come raccontare la propria identità d’impresa nella piazza digitale

La forza di una buona storia

La forza di una buona storia

Job Digital Lab, come raccontare la propria identità d’impresa nella piazza digitale

“Cosa unisce le persone? Le storie. Non c’è nulla al mondo più forte di una buona storia. Niente può fermarla, nessun nemico può sconfiggerla” – così uno dei protagonisti della serie “Trono di Spade”, Tyrion Lannister, conclude l’ultima puntata. E senza una storia che lo racconti e tramandi, un fatto, semplicemente, non esiste! Lo ha ben spiegato la storyteller e formatrice della Fondazione Mondo Digitale Nicoletta Vulpetti, che lo scorso 22 maggio a Binario F ha accompagnato in una sessione formativa il pubblico di pmi del settore Food & Beverage. L’occasione è stata l’incontro Food Storytelling: raccontare la propria identità d’impresa nella piazza digitale nell’ambito del progetto Job Digital Lab, il programma di formazione che la Fondazione Mondo Digitale condivide con ING Italia, per l’occasione in collaborazione con il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Roma. 

Si è parlato soprattutto di quali siano le strategie di comunicazione più corrette e intelligenti per promuovere la propria impresa sui canali online e raggiungere nuovi pubblici. Diversi i casi di eccellenza presentati. Il racconto è curato da Onelia Onorati.

Alessandra Nutta, project manager di Innova Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma, ha esortato gli imprenditori presenti ad accogliere percorsi e iniziative su come sfruttare al meglio il digitale per sostenere il business, mentre Silvia Colombo, Head of External Communication & CSR, ING Italia, ha raccontato come Job Digital Lab si inserisca nella strategia del gruppo che in Italia intende sostenere anche l’alfabetizzazione di base delle persone, attualmente non in linea con la media europea. “Crediamo profondamente nel digitale e nelle nuove tecnologie, tant’è vero che siamo la prima banca ad aver adottato questi strumenti precorrendo i tempi", ha raccontato Silvia Colombo. "Siamo convinti che le piattaforme possano davvero aiutare le persone a comunicarsi e a comunicare al meglio.”

I case history su sostenibilità e digitalizzazione hanno riguardato Birra Peroni e Malteria Saplo. Fabio Scappaticci, plant director di Malteria Saplo SpA, ha parlato dell’importanza delle tecnologie che “ci consentono di tracciare al meglio le produzioni ma anche di far evolvere la malteria con controllo e mappatura completa del processo produttivo”. Attualmente Birra Peroni insieme a Saplo collabora con oltre 1500 agricoltori italiani per la produzione di orzo distico da birra. “La birra si produce a partire dalla natura, l'orzo in particolare, che per noi è esclusivamente italiano. Abbiamo deciso, introducendo un qr code sul collarino della bottiglia di birra, di dare la possibilità al consumatore di rintracciare la provenienza del prodotto che sta per bere”, ha concluso Massimo Fortunato, sustainable development Manager di Birra Peroni. A concludere l’incontro i casi di successo di SpesaBus e Top Food Italy. 

SpesaBus, presente con la fondatrice e Ceo Flavia Seno, è una startup che ha come missione quella di incentivare un consumo più sostenibile, favorendo l’incontro in un mercato virtuale tra clienti e attività locali che condividono gli stessi valori. Per Top Food Italy® c’era Ernesto D’Ortenzi, fondatore e amministratore, per parla del suo progetto che nasce dalla passione per la qualità dei prodotti enogastronomici italiani e dal desiderio di far conoscere e condividere il lavoro dei tanti bravi produttori che operano in tutta Italia.

 

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