Mind The (Digital) Gap. Oggi presentazione della 3ª edizione di Job Digital Lab
Skilling, re-skilling, skill mismatch, lifelong learning, she session, great resignation e quite quitting. Alzi la mano chi non ha letto o ascoltato in questi ultimi mesi almeno una delle parole qui sopra: frequenti tra gli analisti, ma forse poco comprensibili ai più. C’è una parola capace di sintetizzarle tutte però e unirle insieme nella lettura del fenomeno che sta attraversando il mondo del lavoro: formazione.
La comparsa del coronavirus nelle nostre vite ha avviato in alcuni un processo di rifocalizzazione su sé stessi e sul proprio benessere e percorso personale, alla ricerca di una nuova libertà e di nuovi percorsi professionali, che spesso richiedono anche nuove competenze. Ma non solo. È emerso ancora di più il ruolo centrale della tecnologia nelle nostre vite e le enormi opportunità che essa offre per connettersi, fare sistema, superare confini e aprire nuove porte, ottimizzare il tempo. E con ciò la necessità di aggiornamento e formazione per stare al passo con i tempi e per favorire un’economia più inclusiva.
Un momento unico nella storia dell’umanità, secondo Paolo Iacci, psicologo del lavoro e presidente nazionale dell'Associazione per la direzione del personale: da una parte con la globalizzazione il mondo non è mai stato così piccolo; dall’altra, la rivoluzione digitale ha consentito un’interconnessione tra tutte le persone e ha consentito soprattutto che fosse messa a fattor comune la conoscenza di tutti gli uomini.
In questo mondo nuovo, in cui le persone avanzano nuove istanze per sé stesse e i confini in cui realizzarle sono diventati amplissimi, che ruolo assume la formazione e quali opportunità offre?
Oggi, mercoledì 5 ottobre, a Roma, presso Binario F in via Marsala 29 H, dalle ore 10.30 alle 12, ne discuteno insieme professionisti del settore e attenti osservatori dei cambiamenti della società, durante la tavola rotonda “Mind the (digital) gap”, evento organizzato nell’ambito di Job Digital Lab, La formazione che ti mette in gioco, il programma di formazione realizzato da Fondazione Mondo Digitale e ING Italia per sviluppare e potenziare le competenze digitali.
Moderati dalla giornalista di Fortune Italia Maria Pia Ebreo, animano il confronto:
- Laura Castellani, direttrice generale della Fondazione ITS SI – Istituto Tecnico Superiore Servizi alle Imprese
- Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e fondatore Osservatorio Civic Brands con Ipsos Italia
- Paolo Iacci, psicologo del lavoro e docente universitario
- Silvia Colombo, Head of External Communication & CSR, ING Italia
- Mirta Michilli, direttrice generale Fondazione Mondo Digitale.
Se pensiamo che il primo motore di ricerca è del 1995, in meno di 30 anni il mondo è cambiato in maniera radicale. Un’accelerazione che impone la necessità di aggiornare le competenze, perché mai come oggi queste non sono solo un fattore di promozione sociale, ma un elemento fondamentale per il miglioramento della vita e della condizione di ognuno di noi. Non possiamo più pensare a una vita divisa in due: prima il tempo dello studio e poi il tempo dedicato al lavoro.
Nel prossimo futuro, ma già da adesso, non sarà più possibile. Dobbiamo pensare a un continuum, in cui le competenze devono essere aggiornate e devono esserlo stabilmente.
Per questo la formazione va pensata per accompagnare i nuovi bisogni, a partire da modalità più moderne per trasferire i contenuti, come il micro learning, ai formati digitali che consentono di essere fruiti dove e quando si desidera. Una formazione quindi che si offre a tutti e tutte, senza limiti di accesso e a portata di smartphone, in modo che una competenza diffusa possa generare inclusione e un nuovo approccio alla felicità, che non sia malgrado il lavoro, nonostante il lavoro, dopo il lavoro, ma che veda nella professione un modo per esprimere sé stessi.
“L’obiettivo di ING è creare a livello globale un’economia più inclusiva per 3 milioni di persone entro il 2025", afferma Silvia Colombo, Head of External Communication & CSR, ING Italia, "e per farlo puntiamo sul rafforzamento e la diffusione delle competenze digitali in cui il nostro Paese si colloca al di sotto della media europea, ma che sono sempre più necessarie per un migliore e più solido inserimento nel mondo del lavoro. Job Digital Lab è la risposta di ING Italia a questa importante necessità. È un progetto di formazione che giunge quest’anno alla sua terza edizione e che offre strumenti e conoscenze per realizzare la migliore versione di sé, in linea con la nostra promessa di brand “doyourthing”, e sviluppare capacità utili a stare al passo con la rapida trasformazione in atto”.
"La Fondazione Mondo Digitale", dichiara Mirta Michilli, direttrice generale Fondazione Mondo Digitale, "per il terzo anno consecutivo mette a disposizione la propria professionalità per il programma Job Digital Lab. Nei primi due anni abbiamo formato oltre 11 mila persone. Quest’anno vogliamo ampliare ancora di più il nostro raggio d’azione, per raggiungere più persone possibili e offrire loro una formazione capace di futuro: eventi live con esperti, video pillole per la formazione in completa autonomia, eventi locali per la formazione a misura di territorio; incontri di role modeling con esperti di ING e infine uno Start up lab, un incubatore di imprese al femminile. Una grande squadra, disponibile tutto l’anno, per accompagnare chiunque ad acquisire non solo competenze digitali, ma anche quelle trasversali e funzionali. Perché più istruzione vuol dire maggiore libertà e possibilità di inclusione".