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Kristjan, il creativo dell’hacking etico

Kristjan Tarantelli

Kristjan, il creativo dell’hacking etico

Kristjan, il creativo dell’hacking etico

Dal podio della CyberChallenge al Defcon di Las Vegas: così un giovane talento italiano trasforma la curiosità in difesa digitale

Dopo aver raccontato la storia di Jacopo Di Pumpo, giovane talento della nazionale italiana di cybersecurity, oggi puntiamo i riflettori su un altro protagonista della RomeCup 2025 e dell’evento Supereroi digitali, promosso da Fondazione Mondo Digitale e ING Italia con il progetto Job Digital Lab: Kristjan Tarantelli.

Studente magistrale in Intelligenza artificiale e robotica alla Sapienza di Roma, Kristjan è il vincitore in Italia della CyberChallenge.IT 2023 con la squadra del suo ateneo. Ha conquistato il primo posto alla Embedded Security Challenge europea a Grenoble e il sesto posto al Defcon di Las Vegas con il team mHACKeroni, in una delle più complesse competizioni di hacking etico a livello mondiale. Membro del team nazionale TeamItaly e del collettivo romano “The Roman Xpl0it”, Kristjan incarna un nuovo profilo di esperto digitale: competente, etico e profondamente umano.

L’informatica mi piace da sempre”, ha raccontato nel blog di Job Digital Lab. “Al liceo ho scelto scienze applicate, poi all’università ho capito che questo è un mondo enorme. Alla CyberChallenge ho scoperto l’hacking etico: cercare vulnerabilità nei sistemi non per danneggiare, ma per migliorarli. E sempre con il permesso di chi quei sistemi li gestisce”.

Kristjan ha affinato le sue competenze nel reverse engineering, una disciplina che combina logica, intuizione e pazienza per smontare file eseguibili, capire come funzionano, individuarne eventuali falle o neutralizzare codice malevolo. Ma ciò che più lo appassiona è il lavoro di squadra: “In questi contesti si vince insieme. Ognuno ha la sua specialità. È come nella nazionale di calcio. Prima delle gare ci sono ritiri, lezioni mirate, ripassi. Siamo in tanti, anche cinquanta per team. È impossibile essere bravi in tutto”.

Lo scorso maggio, intervistato da Francesco Laurenti di Rai News durante la RomeCup, Kristjan ha spiegato cosa significhi per lui essere un hacker etico:

“Per me la parola hacker ha molte accezioni. È una persona curiosa, appassionata, ma soprattutto creativa. Qualcuno che non si accontenta del libretto d’istruzioni, che vuole capire come funziona davvero qualcosa. L’hacker etico trova le vulnerabilità e le segnala, perché l’obiettivo è rafforzare le difese, non approfittarne.”

Nonostante i traguardi già raggiunti, Kristjan guarda avanti. Dopo la laurea triennale ha scelto di proseguire gli studi in robotica: “Mi piace lavorare su cose che posso vedere e toccare. Magari entrerò in un’azienda che si occupa di automazione, forse creerò una mia realtà. Non ho ancora certezze, ma una cosa la so: voglio che il mio lavoro serva anche agli altri”.

Per lui, il benessere non è mai individuale: “Per stare bene, non basta stare bene da soli. Bisogna che stiamo bene in tanti”.

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