[...] "Negli Stati Uniti riusciamo a costruire robot sofisticati che possono svolgere molteplici compiti. Ma se lavoriamo in un paese in via di sviluppo dobbiamo ridurne la complessità e crearne di più. Il mio modello è un tostapane: svolge un compito ben preciso ed è abbastanza economico da permettere a tutti di comprarlo". Uno stratagemma che ha permesso a Johnson di avviare collaborazioni con università del Messico, del Botswana e della Giamaica. "Ho sempre desiderato sviluppare tecnologie che possono essere usate anche nel mio paese natale", dice soddisfatta. Un solo rimpianto: "Non ho famiglia, è un lavoro impegnativo che mi ha costretta a sacrificare la vita privata. Un prezzo che, purtroppo, molte donne devono ancora pagare".
È stata pubblicata sul nuovo Salute del quotidiano La Repubblica l'intervista a Michelle Jillian Johnson a cura della giornalista Rosita Rijtano. Michelle Johnson, che dirige il Rehabilitation robotics lab della Perelman school of medicine dell'University of Pennsylvania, è venuta in Italia per partecipare alla RomeCup 2019 (2-5 aprile).
Bellissima la sua intervista che sintetizza lo spirito della RomeCup e la visione della tecnologia come strumento di inclusione, in perfetta sintonia con i valori fondanti della Fondazione Mondo Digitale.
Riabilitazione hi-tech
Che emozione aiutare John dopo l'ictus
di Rosita Rijtano
La Repubblica, 14 maggio 2019
Leggi l'articolo [in formato pdf]