Da Consorzio a Fondazione ETS in tre immagini e quasi 25 anni di storia
Brand News, portale che aggiorna su quanto succede nel mondo della comunicazione, dei media e del marketing, racconta come è cambiato il nuovo logo della Fondazione Mondo Digitale, creato dall'art director Sergio Stenco.
Vi suggeriamo di leggere l’articolo [ Fondazione Mondo Digitale ETS rinnova il logo, simbolo di umanità al centro] e poi di percorrere con noi alcune tappe della nostra storia proprio attraverso il logo dell’organizzazione.
La nostra prima immagine è quella del Consorzio Gioventù Digitale, perché nasciamo così nel 2001, come ente strumentale di Roma Capitale. Il logo, realizzato da una giovane grafica romana, viene registrato ufficialmente insieme all’organizzazione tra il 2002 e il 2003, con una descrizione semplice che suggerisce fortemente il tema della tecnologia (l’invenzione della ruota) e dell’inclusione digitale: “Immagine di un omino fortemente stilizzato, di colore nero, nell’atto di camminare intorno ad una serie di cerchi concentrici di colore bianco, blu e rosso contornati di nero e parzialmente circondati…”.
Nel 2006 diventa necessaria una rielaborazione del logo per accompagnare la trasformazione da Consorzio Gioventù Digitale a Fondazione Mondo Digitale. Il design del nuovo logo viene affidato a Sorin Voicu, giovane studente universitario, da poco diplomato in una delle scuole romane più attive nella didattica innovativa, il tecnico Einstein [vedi il progetto Suono & Immagine nel volume L’innovazione nelle scuole del Comune di Roma]. Sorin, di origine rumena, segnalato dal professore Maurizio Pierantozzi, comincia a collaborare con il Consorzio come stagista nel 2004, lavoro che proseguirà con passione per diversi anni, fino al 2009.
Il giovane grafico deve affrontare un compito difficile, quello di disegnare un logo capace di evocare nella nuova immagine i temi che stanno più a cuore a chi guida l’organizzazione, a cominciare dal presidente Tullio De Mauro. La nuova parola della denominazione “Mondo” entra nel logo trasformando i cerchi concentrici dell’inclusione nel fuoco della conoscenza, quella società democratica della conoscenza che deve coinvolgere tutti e ciascuno come missione civile. Sorin si ispira al mito di Prometeo e i contorni del mondo si fanno simili a fiamme, sono la conoscenza, l’intelligenza, la coscienza: senza non possiamo neanche realizzare l’inclusione digitale. Rimane intatto l’omino stilizzato, che cambia solo colore. I cerchi concentrici diventano un mappamondo.
Il logo “narrativo” disegnato da Sorin nel 2006 si rivela molto longevo, tanto che ci accompagna per ben 18 anni, anche se non sempre ha avuto vita facile, vista la difficoltà di riprodurne il vero significato in bassa risoluzione o su materiali diversi che non restituiscono forma e colore. Nella nostra sede operativa a via del Quadraro sono ancora visibili, affissi a una parete, i bozzetti per studiare il posizionamento della denominazione e i colori definitivi.
Nel tempo Sorin ha fatto carriera, oggi è un direttore creativo che vive e lavora negli Stati Uniti. Ha conservato intatto il fuoco della sua passione per la tecnologia, che usa per raccontare in modo coinvolgente e appassionante i prodotti dei suoi clienti. È tornato a collaborare con noi per qualche settimana nel 2011 per costruire un video omaggio a Tullio De Mauro, in occasione di dieci anni di lavoro insieme.
Gli anni passano veloci. In tempo di pandemia e lockdown non abbiamo potuto festeggiare la ricorrenza dei vent’anni di attività. Intanto nel 2021 abbiamo avviato il percorso di trasformazione da ente strumentale a ente del terzo settore: un nuovo statuto, una nuova governance e l’iscrizione al Runts alla fine del 2022. Lo scorso anno è il primo che abbiamo vissuto per intero con la nuova identità, accompagnati da un nuovo sito, che ha conservato logo e colori, pur rinnovando grafica e organizzazione dei contenuti. A maggio abbiamo presentato la nostra prima campagna 5 x 1000. La scelta di una immagine rinnovata ma in continuità non era più rimandabile. Ci siamo ispirati al principio di semplicità, che significa “sottrarre l’ovvio e aggiungere il significativo”. Ed ecco il nuovo logo così come lo trovate descritto sul portale Brand News, con lo slogan “diritto alla conoscenza” che diventa parte dell’immagine: è il risultato di un percorso cominciato con la guida del creativo Paolo Iabichino.
Ora l’omino fortemente stilizzato è un segno pulito dentro il cerchio del mondo: è accolto, incluso, coinvolto, integrato. Così deve sentirsi ciascuno di noi, partecipe di un disegno più grande.