Laboratorio con la tecnica del reframing
Pensiamo spesso al cambiamento climatico come a una delle più gravi e serie sfide del nostro tempo. E questa idea nelle nuove generazioni può provocare sensazioni di ansia o impotenza.
E se provassimo a guardare al cambiamento climatico in termini di soluzioni, invece? E se cominciassimo ad agire “come se”, cosa succederebbe?
Proviamo a parlare di cambiamento climatico pensando al contributo che possiamo dare per contrastarlo, piuttosto che alle conseguenze che probabilmente saremo costretti a subire, può stimolare creatività e curiosità, mettere in circolo energie nuove, creare sinergie positive, favorire lo scambio di competenze e infine, ma non da ultimo, offrire opportunità di crescita personale, professionale, accademica …
A raccontarlo sono gli occhi pieni di entusiasmo dei ragazzi che ieri, giovedì 7 luglio, hanno partecipato al laboratorio di reframing insieme alla formatrice Elisa Chierchiello.
Per l’occasione gli studenti e le studentesse sono stati coinvolti in un dibattito sul tema della sostenibilità con la tecnica del reframing, che consente di decostruire le percezioni su un tema, aiutando a cambiare prospettiva e modalità di approccio a un problema.
Ragazze e ragazzi si sono quindi impegnati ad immaginare soluzioni, strategie utili al contrasto del cambiamento climatico, in un’ora di formazione che si è trasformata anche in opportunità di crescita.
Pensare “fuori dagli schemi” aiuta infatti a sviluppare competenze trasversali come il problem solving strategico e a maturare doti di autoimprenditorialità.
Giovanni, 15 anni, romano, in un’intervista racconta quanto siano importanti questo tipo di formazioni per accompagnare i giovani allo sviluppo di skills, hard e soft, che le nuove generazioni possono mettere al servizio della comunità e del nostro pianeta!
Il laboratorio è stato organizzato alla Città Educativa di Roma in via del Quadraro 102 nell’ambito del progetto CO.ME.SE (Code&fraME for Self Empowerment), promosso in partnership con Eni, per orientare i giovani sulle competenze digitali, di autoimprenditorialità e di sostenibilità e rispondere così alle grandi sfide del nostro tempo: la transizione digitale e ambientale.