8 marzo: il significato della parità di genere per i preadolescenti
“Sapete che giorno è l’8 marzo? Conoscete il significato dell’espressione parità di genere?”. È iniziato così il terzo incontro formativo del progetto Coding Girls a Torino, presso una classe seconda dell’istituto comprensivo Aldo Moro di Bruino (Torino). La nostra formatrice Elisa Chierchiello, nella settimana che celebra la Giornata internazionale della donna, ha guidato le giovani studentesse e gli studenti in una breve attività alternativa, chiedendo loro cosa augurassero alle donne del futuro.
- Spero che le donne non si arrendano mai, riporta Simone sul suo foglietto giallo
- Siate sempre voi! Non fatevi condizionare da nessuno! scrive Martina
- Basta violenza e femminicidi. Forza, andate avanti, scrive Roberto
- Felicità, sempre, condivide Adele
“È stato un momento di riflessione intenso, sono rimasta davvero colpita da come i ragazzi si siano mostrati interessati al tema della parità di genere, pur essendo così giovani. Hanno condiviso molte storie di violenza di fatti di cronaca di cui erano a conoscenza, ma anche storie positive di inclusione più vicine a loro, che mi hanno fatto molto riflettere. Vederli così impegnati e attenti mi ha commossa”, ha raccontato Elisa.
“I giovani che abbiamo la fortuna di incontrare ogni giorno sono il motore del cambiamento e accompagnarli nella comprensione di valori significativi, come la parità di genere, è fondamentale per aiutarli a costruire una società più equa e inclusiva”, aggiunge Elisabetta Gramatica che coordina il progetto Coding Girls a Torino. “I dati recenti riportano che al ritmo attuale ci vorranno ancora 131 anni per raggiungere la piena parità tra i generi, ma se queste e questi dodicenni sono il nostro futuro, le premesse per ridurre il divario di genere non sono male…forse non dovremo realmente aspettare il 2154 per raggiungere questo ambizioso obiettivo”, continua Elisabetta.
Grazie a Elisa per accogliere con entusiasmo ogni sfida, grazie alla professoressa Laura Di Lorenzo e alle sue colleghe dell’istituto comprensivo Aldo Moro per la costante disponibilità e grazie alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi per aver dimostrato, anche in questa occasione, di non aver timore di farsi avanti. Come ha scritto Sheryl Sandberg nel suo testo Facciamoci avanti. Le donne, il lavoro e la voglia di riuscire: “[..] Sta a noi porre fine alla profezia autorealizzante secondo la quale «le donne non possono fare questo, le donne non possono fare quello». Alzare la mano e dire «Non si può fare» è garanzia che non si farà mai. Spero che ogni donna fissi i propri obiettivi e li persegua con entusiasmo. E spero che ogni uomo faccia la propria parte per sostenere le donne a casa e sul lavoro con altrettanto entusiasmo. […] Il duro lavoro delle generazioni precedenti la nostra ci mostra che la parità è a portata di mano. Possiamo chiudere il divario della leadership adesso. Il successo di ciascuno può facilitare almeno un po' il successo del prossimo. Possiamo ottenere questo risultato per noi stesse, le une per le altre. Se ci impegniamo a fondo adesso, la prossima ondata potrebbe essere quella definitiva. In futuro, non si parlerà più di leader donne. Si parlerà solo di leader”.
Buon 8 marzo a tutte noi!