Le motivazioni dell'imprenditrice Veronica Bergomi
“Vorrei essere, per le altre donne, quella figura motivatrice che ho trovato nelle amiche e nelle persone che di volta in volta sono state un punto di riferimento per me. Una compagna di viaggio, per ispirare chi è all’inizio di un percorso a lavorare duramente per realizzare il suo sogno”. È questa la chiave che ci offre Veronica Bergomi, con la sua partecipazione al percorso TDLEARN & GIVEBACK. Che genere di AI promosso da Terziario Donna Milano: le imprenditrici affiancano le donne che si sono messe professionalmente in gioco in questi anni grazie all’attività di reskilling della Fondazione Mondo Digitale.
La storia di Veronica è fatta di ascese e cadute, ma sempre con un occhio alla meta finale. Veronica vive a Paullo (in provincia di Milano) e da qualche anno ha una sua creatura imprenditoriale che vorrebbe lanciare come realtà del settore dei viaggi e degli eventi esperienziali. “Già prima della pandemia immaginavo di lavorare per quella che è la mia passione: i viaggi. Avevo vissuto due anni in Australia dove finalmente avevo consolidato la mia conoscenza dell’inglese. Tornata in Italia, inizialmente ho trovato lavoro nella contabilità di un’azienda di trasporti. Ma sentivo di voler fare altro e ho iniziato a formarmi nel settore dell’organizzazione di viaggi ed eventi. Con grande fatica lavoravo di giorno e studiavo a un corso serale. Per realizzare quel desiderio, ho deciso di mollare un lavoro stabile per collaborare con un tour operator. Orari e modalità molto meno tranquilli”.
Lasciare il lavoro per specializzarsi è stata una decisione arrivata dopo qualche mese di incertezza. “Grazie alla fluidità nel parlare inglese ho trovato un impiego in una società specializzata in viaggi studio all’estero e ho iniziato a collaborare con un’agenzia di eventi”, prosegue Veronica.
Gli anni del Covid hanno impresso la spinta definitiva. “Finalmente ho potuto mettere appunto la mia idea di business, ho trovato il tempo e il modo di strutturarla attraverso un piano. L’idea di partenza era mettere a disposizione delle persone esperienze preziose diverse dal quotidiano, che siano un singolo evento, o un viaggio in mete lontane. Per me creare l’agenzia Cozy Instants era il modo per unire la passione per i viaggi in generale, a quella per la montagna e per le esperienze piacevoli, che possano imprimere un bel ricordo duraturo nel tempo. Nel 2022 ho deciso di lasciare l’agenzia per la quale lavoravo e aprire la mia attività”.
Avviare l’agenzia è stata molto dura dal punto di vista finanziario: “ho avuto la collaborazione della mia famiglia e svolto contemporaneamente più lavori. Questo mi ha dato la spinta per chiedere un finanziamento e per poterlo sostenere. Nel nostro Paese se sei completamente da sola non è facile fare l’imprenditrice”.
A quel punto insieme ad alcune amiche esperte di comunicazione è nata la brand identity di Cozy Instants, che è ancora una realtà aziendale in via di definizione: “dal concept iniziale ho preferito avviare intanto l’attività di organizzazione di piccole esperienze ed eventi più tradizionali. Ho lavorato per un pubblico decisamente trasversale: allestimenti per cerimonie e per appuntamenti aziendali, business retreats, esperienze adatte alle famiglie... attualmente sto organizzando un campo di zucche nel parco botanico di una villa sul Lago di Como”.
Il sogno è ancora in costruzione: “mi sto preparando alla proposta dei viaggi con l’aiuto di Confcommercio, che mi supporterà per tutte le richieste autorizzative. Grazie a questa rete non mi sento sola, anche se mi occupo io stessa di tutti gli aspetti e delego a figure di supporto pochissime attività. Mi sento pronta a spiccare il volo dopo tanti rapporti intrecciati in questo settore”.
Un business che rimane sostenibile: “Mi piace supportare le organizzazioni che si occupano di riuso e che sono impegnate nel sociale, prediligo e consiglio transfer ibridi o elettrici e catering con proposte vegetariane e vegane, uso materiali riciclati, device elettronici ricondizionati”.
Nell’intraprendere il percorso con Terziario Donna, Veronica si è chiesta proprio come essere utile per le altre donne. “Oltre a dare un messaggio di speranza e raccontare la mia esperienza posso attivare il mio network, creare collegamenti e reti fra le persone. Che è quello che mi ha aiutato nell’iniziare a percorrere la mia strada, oltre a una grande passione e a un sogno da realizzare”.