Main Menu

Come nasce la passione per la ricerca?

LV8. Coding for girls

Come nasce la passione per la ricerca?

Come nasce la passione per la ricerca?

LV8. Coding for Girls, le storie di Flavia Forconi e Federica Mitri

Si è concluso il progetto LV8. Coding for Girls promosso con la Fondazione Vodafone [vedi la notizia LV8. Coding for girls, il team del Federico Caffé vince l'hackathon]. Siamo stati ospiti del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica dell’Università Roma Tre, dove si è svolto, a colpi di pitch elevator, un combattuto hackathon tra circa 117 studentesse e studenti di 10 scuole italiane. Ma l’occasione è stata particolarmente preziosa anche per le testimonianze nella sessione "Inspire your future", a cura di due brillanti e giovani ricercatrici del Dipartimento, Flavia Forconi e Federica Mitri

Due brillanti menti che hanno lasciato a bocca aperta i nostri ragazzi spiegando con molta semplicità progetti molto sfidanti e innovativi, come ci racconta Onelia Onorati, che ha cuato il racconto e le interviste.

Il primo progetto, ARIA, usa anche l’intelligenza artificiale per dispositivi in ricerca presso il BioLab3 del Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica (DIIEM) dell’Università degli Studi Roma Tre. La mia attività di ricerca si incentra sul progetto ARIA, Animal-boRne systems for envIronmentAl monitoring (PRIN 2022). Mira a sviluppare strumenti innovativi, hardware e software, per il monitoraggio ambientale utilizzando sensori applicati su volatili in movimento libero, come piccioni viaggiatori e gabbiani, per costruire un database e modelli predittivi di stima della qualità dell’aria su diverse aree e livelli atmosferici. A tale scopo, verranno integrati sensori di CO2 e NOx a sensori di posizione e movimento, con l’obiettivo di estrarre informazioni utili per la caratterizzazione dell’inquinamento atmosferico, identificando una sua possibile correlazione con il comportamento animale mediante analisi multivariate e modelli di Machine Learning”. 

Il rilevamento di componenti chimiche nell’aria è al centro della ricerca di Federica Mitri: “L’anno scorso il premio Nobel per la Chimica è stato assegnato a tre grandi scienziati per il merito di aver ideato e sintetizzato i punti quantici, o quantum dots. Questi sono nanocristalli di materiale semiconduttore e, ad ora, sono le particelle più piccole ottenute nell’ambito delle nanotecnologie. Oggi i quantum dots sono largamente impiegati in prodotti commerciali come i monitor dei computer e gli schermi televisivi basati sulla tecnologia QLED, ma anche in campo biomedico e diagnostico come biosensori o biomarcatori. Nel nostro laboratorio impieghiamo i quantum dots per realizzare sensori per applicazioni che vanno dal monitoraggio ambientale al contrasto degli incendi boschivi, fino anche all’antiterrorismo”.

Come nasce una carriera nella ricerca? Racconta Flavia Forconi: “Dopo aver conseguito la Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica, sono rimasta profondamente affascinata e incuriosita dal mondo della ricerca a tal punto da decidere di partecipare al dottorato di ricerca in Ingegneria Tissutale. Nel corso dei tre anni di dottorato, sono stati molti i momenti di soddisfazione e di curiosità, che mi hanno portato ad apprezzare sempre più la ricerca scientifica. Al termine del dottorato, ho deciso di continuare la mia esperienza lavorativa nell’ambito della ricerca scientifica come assegnista di ricerca. Nel corso di questi anni, mi è stato ben chiaro fin da subito la ricerca è fatta di dubbi, scoperte e curiosità e di profonda collaborazione con il proprio team per il raggiungimento dei risultati e per una crescita sia professionale che personale!

Federica Mitri: "Diplomata al liceo classico, non avrei mai pensato che il mio futuro sarebbe stato nella scienza e tecnologia. Mi sono iscritta a Ingegneria con tanta curiosità per un mondo che conoscevo veramente poco e, con qualche difficoltà iniziale, con passione e impegno mi sono laureata e ho conseguito un dottorato di ricerca in Elettronica applicata. Ora lavoro nella ricerca all’università: un lavoro incredibile, mai ripetitivo, stimolante e sfidante e che regala la possibilità unica di partecipare al progresso e avere un impatto sulla società".

 

 

 

Altre notizie che potrebbero interessarti

Buone feste

Buone feste a tutti!

I nostri progetti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi