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Coding Girls, "I dati siamo noi"

Coding Girls, i risultati del creathon sulla data science all’Università di Milano

Coding Girls, "I dati siamo noi"

Coding Girls, "I dati siamo noi"

I risultati del creathon sulla data science all’Università di Milano

Ieri, presso l’Università degli Studi di Milano, oltre 40 studenti di due scuole superiori, Falcone-Righi di Corsico e Schiaparelli-Gramsci di Milano, hanno risposto alla sfida di analizzare un data set usando R, l’ambiente software gratuito per calcolo e grafica statistici. "Abbiamo chiesto ai ragazzi di trovare un dataset su un argomento di loro interesse per poi analizzarlo sopratutto con approccio critico. Ci siamo soffermati sopratutto su questo aspetto e li abbiamo incoraggiati a smontare  con la statistica e i grafici alcuni luoghi comuni (determinate etnie e determinate età che fanno più uso di droghe, la percezione del tasso di criminalità ecc.). Una volta scelto il dataset, hanno stilato una serie di domande a cui volevano rispondere e noi li abbiamo mostrato gli strumenti per estrarli con R. La presentazione e la narrazione che ne volevano trarre è stata completamente decisa autonomamente dagli studenti", spiega Cecilia Stajano che, costretta a casa da un problema di salute, si è collegata a distanza per un saluto. 

A coordinare la sfida è stata la professoressa di Statistica Silvia Salini, che è stata ringraziata pubblicamente anche da Marilisa D’Amico, prorettrice a Legalità trasparenza e parità di diritti, "perché bravissima e instancabile".  

Il creathon focalizzato sulla data science, disciplina chiave per la comprensione e l’analisi dei fenomeni contemporanei, è una tappa dell’iniziativa “I paradossi in statistica e i dati siamo noi”, lanciata e coordinata con la Società italiana di statistica, con una chiave adottata anche da vari atenei che hanno aderito al programma. La statistica non è solo una materia di studio; è uno strumento per comprendere la realtà che ci circonda. Attraverso l’analisi dei dati studentesse e studenti, affiancati da formatori qualificati, dai docenti e da studenti universitari, scoprono come i numeri possano influenzare decisioni cruciali in ogni settore.

Gli studenti del Falcone Righi sono stati formati da Ikram Ait Taleb Naser e Aidana Akkaziyeva e accompagnati in tutto il percorso dalla docente Paola Pupilli. "Il primo evento di Coding Girls, dieci anni fa, è stato nella nostra scuola, un progetto che porto nel cuore", racconta la prof. Paola. "L'approccio delle ragazze alle materie Steam è importante per completare la prospettiva maschile dell'approccio ai dati. Nelle ragazze c'è sensibilità logica e razionalità. Le ragazze quest'anno mi hanno dato grandi soddisfazioni".

Gli studenti dello Schiaparelli Gramsci di Milano sono stati seguiti da Niccolò Cibei e Julia Maria Wdowinska e dalla docente Sabrina Daverio. "Grazie alla Fondazione Mondo Digitale cerchiamo di offrire un approccio diverso allo studio", spiega la docente Sabrina. "Gli studenti hanno imparato a lavorare in gruppo sotto stresss, con priorità e con queste fatiche spero che abbiano capito obiettivo e conclusioni sulla scelta del futuro".

I lavori degli studenti sono stati valutati da una giuria composta da

  • Lorena Viviano, ricercatrice, Istat
  • Luca Tremolada, giornalista, Il Sole 24 Ore, Infodata
  • Valentina Spinella, Istat
  • Lia Coniglio, dirigente Istat
  • Rina Camporese, Istituto nazionale di statistica 
  • Marta Campagnoli, neo laureata in Data Science
  • Marco Chiappa, tecnologo di I livello, Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi

Sono stati assegnati i seguenti riconoscimenti: 

Migliore resa grafica
Happiness Report del team Mission Impossible dello Schiaparelli Gramsci
In squadra Sofia Frimaio, Hazzen Rovedillo, Jennifer Bustamante, Hu Haiming, Brigida Fernando 
Analisi del World Happiness Dataset. Il progetto ha avuto come obiettivo l’analisi dei dati sulla felicità mondiale, usando il World Happiness Dataset per esplorare i fattori che influenzano il benessere delle nazioni. Il dataset includeva variabili chiave come il Life Ladder (felicità), il GDP per capite, il supporto sociale, l’aspettativa di vita in salute, la libertà di fare scelte di vita, la generosità, le percezioni di corruzione e gli affetti positivi e negativi. 

Migliore analisi
Turismo a Milano del team DataTour Milano del Falcone Righi
In squadra Camila Garzon Cifuentes, Umberto Napolitano, Edoardo Nicoletti, Luca Damato e Andrea Sparvieri. Classe 3A SIA
"Il nostro lavoro, tramite dei dataset, è stato quello di acquisire dei dati riguardanti il turismo a Milano, e grazie al linguaggio di programmazione R, abbiamo creato dei grafici che rappresentano le informazioni raccolte".

Migliore presentazione
Criminalità non organizzata del team Criminalità del Falcone Righi
In squadra Matteo Gramegna, Samuele Stelluto, Christian Sala, Volodymyr Hryhorus
"Il nostro lavoro si basa su tutti gli aspetti della criminalità e della sua evoluzione durante gli anni, soffermandosi sui dati riguardanti la nostra regione, Lombardia".

"Le studentesse e gli studenti si sono mostrati entusiasti e con una proprietà di linguaggio che ci si aspetterebbe da laureandi e dottorandi e non da sedicenni", racconta Tullia Romanelli, che ha seguito le attività del creathon per la Fondazione Mondo Digitale. "I giovani si sono confrontati con temi né facili né scontati, quasi scomodi nella loro complessità". 
“Questi fenomeni esistono e per poter essere affrontati vanno per prima cosa compresi. Abbiamo realizzato grazie a questo percorso che la statistica ci può aiutare a capire meglio la realtà che ci circonda”, charisce una studentessa. 

"Parlando con i ragazzi durante il pranzo seguito alle premiazioni, una cosa è lampante: hanno già le idee molto chiare riguardo al proprio futuro", prosegue Tullia. "Grazie a questa esperienza hanno iniziato a intuire che, soprattutto nella scienza, ma anche nella vita, è importante guardare a una gaussiana considerando i valori mediali ma senza mai dimenticare le eccezioni che rendono il tutto molto più interessante. L’augurio è che continuino ad affrontare le sfide future con lo stesso entusiasmo e con un pizzico di mente statistica in più", aggiunge Tullia.      

"Grazie a Silvia per averci generosamente aperto questo mondo", conclude Cecilia Stajano. "Questa sfida nasce tanto tempo fa. Silvia mi ha incantato e mi ha fatto capire che se vuoi vedere il mondo, se vuoi saper decidere, la statistica ti offre un’ angolatura interessante dalla quale partire. Ora poi che con l'intelligenza artificiale i dati diventano oro, è importante saperli trattare nel giusto modo, con curiosità e rispetto. Tutti senza saperlo, quotidianamente, anche molto goffamente, facciamo valutazioni, riportiamo statistiche, e allora perché non apprendere per davvero a gestire i dati e non farsi solo "controllare"? Mi è sembrato un vero regalo e un doveroso impegno da assumere verso i giovani per renderli ancora più sapienti e liberi, dunque felici".

Quest'anno la curvatura in data science del programma Coding Girls ha coinvolto quattro città: oltre Milano anche Palermo, Caserta e Bari.

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