Marta Lagomarsino, vincitrice del RomeCup Award 2023, ha completato il dottorato di ricerca
Quando pensiamo ai luoghi di lavoro automatizzati nell’Industria 4.0, ci immaginiamo robot collaborativi che condividono lo spazio con i lavoratori, ma facciamo fatica a concepire una vera e proprio interazione. La ricerca della genovese Marta Lagomarsino, 28 anni, esplora proprio l’interazione socio-fisica tra uomo e robot per migliorare la produttività, la salute e il benessere dei lavoratori.
Abbiamo conosciuto Marta lo scorso anno, quando ha vinto la prima edizione del premio Advancing Technology for Humanity. Most promising researcher in Robotics & AI, indetto in collaborazione con l'Università Campus Bio-Medico di Roma (UCBM). Ora Marta ha completato il suo dottorato di ricerca, ottenendo il diploma con lode presso il Dipartimento di Informazione Elettronica e Bioingegneria del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia. A dicembre ha discusso la sua tesi dal titolo "Innovative Models for Cognitive Load Assessment and Mitigation through Personalised Robot Intervention".
Marta prosegue il suo lavoro di ricerca presso il laboratorio Human-Robot Interfaces and Interaction (HRI²) dell'Istituto italiano di tecnologia.