Presentazione di Swat e Dig4All: interventi, immagini e video
In particolare, il progetto Supporting Women, Arousing Talents (acronimo Swat), si rivolge a 250 donne tra i 18 e i 50 anni disoccupate inoccupate, in cerca di un nuovo lavoro e/o di migliorare il loro inquadramento e la posizione lavorativa.
Da oltre vent’anni lavoriamo per l’inclusione usando le tecnologie digitali come acceleratore sociale. In tutti i nostri progetti cerchiamo di promuovere un rafforzamento della capacità di costruire un “ecosistema personale” e alimentarlo nel tempo, che definiamo “autoimprenditorialità”. Swat e Dig4All partono da questa convinzione: orientamento e formazione personalizzata sono due componenti centrali. Alle due gravi emergenze sociali nel mercato del lavoro, neet e donne, rispondiamo con una forte alleanza e una squadra specializzata che interviene con azioni multidimensionali, flessibili, scalabili e sostenibili che possono combinarsi in sinergie funzionali anche con le strategie istituzionali. Con Swat e Did4All abbiamo elaborato servizi, metodologie e strumenti concreti per proporre percorsi di formazione digitale con una grande attenzione alla personalizzazione degli apprendimenti e ai profili professionali più richiesti. Le competenze acquisite vengono certificate.
Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale
Il progetto Swat rappresenta un esempio virtuoso di promozione dell’inclusione sociale attraverso il lavoro. In un contesto in cui il gender gap, i divari salariali e la mancanza di opportunità di avanzamento professionale sono sfide reali, crediamo fortemente che la formazione digitale e il costante sviluppo delle competenze siano uno strumento cruciale per favorire l’occupabilità delle donne escluse dal mondo del lavoro oppure che sono già occupate, ma con inquadramenti contrattuali e retribuzioni insoddisfacenti. Con quest’obiettivo, abbiamo deciso di prendere parte al progetto Swat per garantire pari opportunità di accesso a tutte le partecipanti. Da un lato, attraverso una formazione online che permetta di raggiungere un pubblico esteso, includendo anche le zone più remote, e parallelamente prevedendo, grazie al prezioso lavoro di Arci, un supporto in presenza in 12 città differenti. Ma non solo: affinché nessuna donna venga lasciata sola in questo percorso di crescita, il progetto prevede un sostegno concreto attraverso servizi di baby-sitting per agevolare la partecipazione, ma anche connessione internet e pc per coloro che non ne dispongono. Iniziative come questa sono la testimonianza del costante impegno di Fondazione Adecco nell’accompagnare le persone fragili e a rischio di esclusione sociale verso un futuro professionale migliore, grazie alla formazione.
Francesco Reale, segretario generale di Fondazione Adecco ETS
La forza di Arci in questo progetto è rappresentata dalla rete dei circoli radicati e diffusi in tutto il Paese, spazi di prossimità che sono antenne sul territorio, capaci di intercettare i bisogni e di costruire risposte attraverso servizi, cultura, occasioni di incontro. Le 12 sedi territoriali coinvolte si prenderanno cura delle donne che parteciperanno ai corsi di formazione. Cura per noi significa stare al fianco delle donne e provare a tessere intorno a loro una rete sociale e una comunità solidale che non le lasci sole. Cura è garantire alle donne un luogo accogliente dove incontrare persone in grado di accompagnarle lungo il percorso, dove poter portare tranquillamente i propri figli e partecipare a momenti di informazione, orientamento e socializzazione.
Rossella Vigneri, responsabile Sviluppo associativo di Arci Aps
Il progetto Dig4All nasce dalla consapevolezza che in Italia, soprattutto nelle aree periferiche e provinciali del Centro-Nord, si registra un’alta presenza di Neet: inattivi e scoraggiati rispetto all’opportunità di inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. Attraverso le azioni di progetto s’intende perciò offrire le competenze trasversali e specialistiche che sono essenziali per una vasta gamma di settori nel mercato del lavoro odierno, aumentando le possibilità di occupazione per i giovani. Il progetto inoltre intende incoraggiare l'innovazione e l'imprenditorialità tra i giovani, spingendoli a creare anche proprie opportunità occupazionali. In questo senso il lavoro intrapreso risulta cruciale per andare a ridurre le disuguaglianze sociali. I percorsi di formazione sul digitale e l’accompagnamento personalizzato dei nostri career coach sono infatti gratuiti, nell’ottica di favorire nuove opportunità di apprendimento e imprenditorialità soprattutto per coloro che partono da una condizione socioeconomica di difficoltà che altrimenti ne rimarrebbero esclusi.
Salvatore Angelico, presidente della Fondazione L’Albero della Vita
La collaborazione tra l'Università Roma Tre e FMD in questo progetto è molto importante, dà un valore aggiunto alla persona, in quanto va a verificare e validare gli elementi formali e sostanziali dei corsi che permettono la certificazione delle competenze e la migliore spendibilità degli attestati nel mercato del lavoro.
Silvia Ciucciovino, ordinaria di Diritto del Lavoro all'Università degli Studi Roma Tre
Oggi l’Europa ci dice che è fondamentale ricostruire curricola personalizzati e documentati con microcredenziali così come suggerito anche dalla raccomandazione europea sull’individual learning account. Dobbiamo sostenere le persone per consentire loro di affrontare la mobilità del mercato del lavoro con percorsi di formazione continua.
Riccardo Mazzarella, ricercatore dell'Istituto nazionale per l’Analisi delle Politiche pubbliche (Inapp)