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Se la scuola fosse così?

Se la scuola fosse così?

Se la scuola fosse così?

Ho appena messo in custodia il rollup, riposto nello zaino le fotocopie, salutato e ringraziato gli studenti e i professori. E' il 30 novembre, è l'ultimo giorno di questo ciclo di “Vivere Digitale”. Un ragazzo viene vicino e mi sussurra: grazie, secondo me la scuola dovrebbe cambiare. Se fossero così le lezioni, avremmo tutti una grande voglia di venirci. Non posso che dargli ragione. Un prof mi confessa: “Non li avremmo mai immaginati, di sabato mattina, stare in aula per quattro ore con questo livello di attenzione e di interazione, incredibile”. Un'altra: “Grazie, anche noi abbiamo imparato tanto. Mi rendo conto di quanto siamo ignoranti in queste materie.

 

Il giornalista freelance Vito Verrastro ha portato per la Fondazione Mondo Digitale il programma formativo Vivere Digitale in Basilicata e in Campania animando una decina di incontri-laboratorio. Ci racconta la sua esperienza come coach con un testo diretto e sincero, tra successi e difficoltà, indirizzato a Francesca Meini, coordinatrice del progetto sul territorio nazionale. Con la sua autorizzazione ci piace condividerlo con la nostra comunità. Ecco il testo integrale della lettera Arrivederci Vivere Digitale.

 

È l'ultima lezione di “Vivere Digitale”, l'ho detto ai ragazzi, provando a trasferire loro la fortunata percezione di essere tra i pochi eletti a ricevere una formazione gratuita di questo livello. L'ho detto a me stesso, provando a nascondere un pizzico di malinconia.

 

Il programma in presenza è articolato in 3 moduli tematici, da 70 minuti ciascuno, da scegliere tra sei diverse proposte: innovazione, social marketing, presenza web, cyber security, intelligenza artificiale, data.

 

Confronto, interazione, gioco, sana competizione, risate e riflessioni: c'è davvero tutto in questa lezione di quattro ore e non sai mai chi ha imparato più: tu o loro.

E sei lì, a provare a sminare le menti dei ragazzi troppo spesso influenzate dai paradigmi ricorrenti del “non c'è lavoro” e del “devo per forza andar via di qui”.

Nel frattempo tutti partecipano, collaborano, si mettono in gioco, non hanno paura di sbagliare.

Così, mentre apprendono elementi di innovazione, web marketing, intelligenza artificiale, big data, cybersecurity, i ragazzi mettono in pratica le skill tanto richieste dal mercato del lavoro: collaborazione, problem solving, creatività, public speaking, pensiero critico. E io apprendo un modello che porterò con me e che proverò a declinare anche su altri fronti.

 

Che dirti, Francesca, se non un grande grazie! A te, a Fondazione Mondo Digitale, a Freeformers, a Facebook, a Lara, compagna nel mio esordio. Mi resterà moltissimo, dentro: su tutto, la voglia di continuare a imparare e a studiare i temi dell'innovazione.

 

Nel corso dell'anno la Fondazione Mondo Digitale ha coinvolto in percorsi fomativi tematici 8.500 giovani, con particolare attenzione alle ragazze e ragazzi degli ultimi anni delle scuole superiori e universitari. L'obiettivo è stato raggiunto grazie all'imegno e alla passione di una squadra di oltre 30 formatori.

 

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