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RomeCup 2011, si comincia con la Dance

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RomeCup 2011, si comincia con la Dance

RomeCup 2011, si comincia con la Dance

 

A inaugurare la manifestazione, lunedì 14 marzo, alle ore 10, presso l’ITIS Galileo Galilei di Roma (via Conte Verde 51), sarà Tullio De Mauro, professore emerito all’Università “Sapienza” di Roma e presidente della Fondazione Mondo Digitale.

Il programma della RomeCup prevede per il 14 e 15 marzo gare, area dimostrativa, laboratori didattici e workshop presso Itis Galilei e IC Manin di via Bixio e per il 16 marzo fasi finali, premiazione e appuntamento istituzionale nella sala della Protomoteca in Campidoglio.

 

I robot ballerini

Ballano a ritmo della musica, eseguono coreografie o interpretano storie a tema. Possono esibirsi da soli o in squadra. I robot ballerini mettono in scena veri e propri spettacoli, che catturano lo spettatore per la precisione e la “naturalezza” dei movimenti.

Due le categorie previste nelle competizioni: “Dance” e “Theatre Performance”. Ogni esecuzione dura da 1 a 2 minuti.
La categoria “Danza” prevede sequenze di movimenti strettamente legati alla musica. I robot sono tenuti a muoversi rispettando tempi e ritmi. La giuria valuta la coreografia e la sincronizzazione dei movimenti con la musica. All’esecuzione possono partecipare anche i “componenti umani” del team e vengono considerati come “oggetti di scena”.
La musica è una parte importante dell’esecuzione anche nella categoria “Teatro”, ma può rimanere nello sfondo, come accompagnamento. I robot devono raccontare una storia, un vero e proprio tema teatrale, avvalendosi anche di costumi di scena. Il giudizio della giuria, quindi, è una valutazione sulla capacità interpretativa.
 
Alla RomeCup2011 si disputa la Dance primary (valida per le selezioni RoboCup Junior) e Secondary.

I robot possono essere di qualsiasi dimensione, fino a 4 metri di altezza (misure superiori hanno bisogno dell’autorizzazione della giuria). Non ci sono limiti per il numero di robot che compongono la squadra. I robot devono essere controllati in modo autonomo, cioè non devono essere collegato ad un computer o un dispositivo di gestione, comprese le fonti di energia. Durante la performance, qualsiasi robot sulla pista può comunicare con un altro robot della stessa squadra, ma la fonte della comunicazione deve essere a raggi infrarossi (IR), ultrasuoni, o Bluetooth.

 

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