Cinque domande ad Andrea Boscaro, esperto di marketing digitale
Andrea Boscaro, fondatore di The Vortex ed esperto di marketing digitale, è il formatore del prossimo webinar di Job Digital Lab Non solo contenuti. Le applicazioni dell’intelligenza artificiale per potenziare il tuo business, il prossimo 14 marzo dalle 12 alle 13. Lo conosciamo in anteprima grazie alle cinque domande poste da Nicoletta Vulpetti, esperta in comunicazione e appassionata di racconti d'identità.
L'INTERVISTA
L'ispirazione per la tua azienda da dove arriva?
L'idea è nata 14 anni fa, in un'epoca dominata dall'ascesa dei social network. Io e il mio socio, Nicola Mauri, abbiamo intuito che avrebbero rivoluzionato il modo di fare comunicazione aziendale. Abbiamo quindi deciso di fondare una società di formazione, lasciando i nostri precedenti impegni per concentrarci su questo nuovo progetto. La scelta si è rivelata vincente, nonostante il settore sia diventato più competitivo e saturo nel tempo.
I social media, secondo il filosofo Franco Bolelli, aprono infinite vie per esprimere sé stessi. Ti senti più entusiasta o critico al riguardo?
Mi definirei più realista. Inizialmente, l'entusiasmo era palpabile per la democratizzazione dell'informazione, ma con il tempo è maturata una consapevolezza critica. I social, gestiti da algoritmi, possono accentuare gli aspetti negativi come le bolle informative e le posizioni divisive. Pertanto, pur riconoscendo il valore degli strumenti digitali, adotto un approccio pragmatico per navigare con professionalità e cautela in questi spazi.
Quali comportamenti ritieni essenziali per sfruttare al meglio il digitale?
Vedere i social network come una grande fiera delle opportunità è la chiave. Soprattutto per i professionisti, sono terreni fertili per informarsi, creare contatti e mostrare le proprie competenze. Tuttavia, è fondamentale operare con discernimento per preservare la propria reputazione.
Argomento caldo di questi tempi: che cosa definisce una buona reputazione online?
Autenticità, prima di tutto. È fondamentale rimanere fedeli a sé stessi e alle proprie capacità, evitando di creare aspettative irrealistiche. Tuttavia, nell'era digitale, è altrettanto importante sapere gestire la propria immagine online, bilanciando visibilità e genuinità. Mi rendo conto che l'interazione sui social media spesso ci spinge a modulare l'immagine che presentiamo di noi stessi. Questo gioco di visibilità, utilizzando varie tecniche per catturare l'attenzione, può talvolta avvenire a scapito della nostra autenticità. Vedo persone che amplificano la loro presenza online attraverso la controversia o mostrando un'immagine di grande successo. Anche se questo può attirare un pubblico più ampio, è un tentativo che può oscurare la loro vera identità in cambio di un'immagine irrealisticamente vincente."
Parlando di reputazione, sembri suggerire che ci sia un aspetto temporale: la necessità di dimostrare nel tempo la veridicità di ciò che si proclama. Non c'è il rischio di cadere in contraddizione, soprattutto se si manca di autenticità?
È un rischio quotidiano. Su LinkedIn, per esempio, se uno si propone come un professionista esperto, condividendo consigli e novità, può attirare immediatamente molte richieste e aspettative. Essere riconosciuti come disponibili è una cosa, ma mantenere quella promessa richiede tempo e sforzi concreti. I social sono intrinsecamente dialogici: non ci si può nascondere dietro un post, perché alla fine, ci si confronta con persone reali.