L’esperienza di Nonni su Internet al Giacomo Feltrinelli di Milano
Proseguono gli incontri del percorso di alfabetizzazione digitale per la terza età all’istituto superiore Giacomo Feltrinelli di Milano. Ricordiamo che per l’edizione 2024-25 Nonni su Internet è stato realizzato in sinergia con il progetto europee EngAGEd (Intergenerational Digital Engagement), con l’obiettivo è migliorare le abilità di alfabetizzazione mediatica, collegate all’uso consapevole delle tecnologie dell’informazione della comunicazione, per contrastare la disinformazione e riconoscere le notizie fuorvianti [leggi la notizia Nonni su Internet sul sito della scuola].
La formatrice Tullia Romanelli ci racconta la quinta giornata formativa, la prima del nuovo anno, con gli studenti che rivestono il ruolo di tutor per gli over 65.
“Signora non si preoccupi, la possiamo reimpostare la password”.
“Signore guardi le mostro come riconoscere i siti truffa”.
“Come siete gentili ad accompagnarmi con l’ascensore”.Queste sono solo alcune delle frasi con cui è iniziato il nuovo anno al Feltrinelli. Ormai studenti e nonni hanno imparato a conoscersi, sanno quale anziano è più bravo con Gmail, chi ha ancora difficoltà con Power Point. Ma proprio per rendere le cose più interessanti e promuovere le abilità di problem solving, i docenti referenti del progetto hanno deciso di cambiare le coppie per far lavorare insieme nuovi studenti con altri nonni.
Ma anche in questa aria di novità, alcune coppie rimangono inossidabili, come quella tra uno studente particolarmente preparato e la sua nonna a cui ha fatto da tutor privato durante le vacanze di Natale e che ora si preoccupa di correggere la sua pronuncia italiana perché “è vero che parli meglio il francese e l’inglese ma io ti voglio aiutare a scandire le parole in italiano”. Così la signora fa una pausa, si volta e gli chiede come si faccia a fare una foto allo schermo del computer.
L’apprendimento in questo corso non è solo intergenerazionale ma è a più dimensioni e la filosofia del “do ut des” viene qui reinterpretata in un ottica di totale gratuità in cui la vera ricchezza deriva dall’apprendere tutti insieme senza lasciare indietro nessuno.
In questo modo, i ragazzi imparano a sviluppare pazienza e comprensione e i nonni affidano le proprie fragilità a una nuova generazione in un ambiente nel quale ogni barriera si sfalda ad ogni nuovo incontro.