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L'eredità di papa Francesco a RomeCup 2025

RomeCup 2025

L'eredità di papa Francesco a RomeCup 2025

L'eredità di papa Francesco a RomeCup 2025

Il racconto della prima giornata e i principali appuntamenti di domani

Una tecnologia che sia al servizio del bene e della pace comune, come evocato da papa Francesco (discorso al G7, giugno 2024). L’impegno della comunità scientifica e delle istituzioni a ridefinire valori comuni per affrontare le sfide etiche e sociali della nostra “condizione tecno-umana”, per promuovere un benessere olistico che includa tutte le persone e le comunità locali, in accordo con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questo il messaggio emerso dal dibattito che ha animato la conferenza inaugurale della RomeCup 2025, nella capitale dal 7 al 9 maggio, con una riflessione sull'eredità di Papa Francesco su etica e intelligenza artificiale.

Le voci del dibattito: 

  • Massimiliano Fiorucci, rettore dell’Università Roma Tre: “I temi della RomeCup 2025 – intelligenza umana e artificiale come sfide per il benessere olistico – non rappresentano più il futuro, ma il presente. Il nostro impegno deve mirare a contrastare i divari di genere, come la predominanza maschile nelle discipline STEM, bilanciando questa disparità con una maggiore valorizzazione della presenza femminile nella scienza. Che la RomeCup sia un’occasione per mettere davvero l’umanità al centro”.
  • Mirta Michilli, direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale: “RomeCup è molto più di un evento: è una piattaforma di possibilità, un acceleratore di fiducia, una mappa viva dei nuovi bisogni educativi e delle opportunità sociali emergenti. È il luogo dove tecnologia e umanità si incontrano, non per competere, ma per costruire insieme. Abbiamo scelto di aprire questa edizione con una riflessione profonda di Papa Francesco. In un tempo segnato da disuguaglianze crescenti e solitudini educative, crediamo che l’innovazione debba servire a connettere, non a dividere. A includere, non a escludere. A costruire comunità, non solo competenze”.
  • Ennio Chiatante, delegato per l’Europa dell’IFR: “L’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito robotico consente ai robot di adattarsi e intervenire in ambienti meno strutturati, avvicinando sempre di più le capacità delle macchine alle esigenze umane. La macchina si adatta, interpreta, evolve. Ma l’essere umano resta la macchina più versatile che conosciamo”.
  • Gianluigi Greco, presidente AI*IA: “Dobbiamo allenare la nostra capacità di convivere con queste tecnologie sviluppando uno spirito critico. L’etica richiede la comprensione del nuovo mondo. Non bastano solo hard skills: dobbiamo esercitare due capacità essenziali, saper porre domande e contestualizzare. Anche le nostre competenze linguistiche sono fondamentali: senza di esse, rischiamo di perdere la poesia. E non possiamo permetterci di perdere un’altra competenza ancora più preziosa: l’empatia”.
  • Seydina Moussa Ndiaye, UN AI Advisory Group: “Abbiamo una responsabilità collettiva: garantire che il processo di innovazione segua principi di etica e sostenibilità. La RomeCup, in questo senso, è una vera chiamata all’azione. L’organo consultivo dell’ONU sull’Intelligenza Artificiale, di cui faccio parte, è stato creato per riflettere su una governance dell’IA basata su diritti umani, inclusione e sostenibilità. Le nostre raccomandazioni sono state pubblicate nel rapporto “Governing AI for Humanity” del 2024, affinché l’intelligenza artificiale possa diventare una leva di progresso condiviso".
  • Andrea Orlandini, ricercatore CNR: “Gli sviluppi tecnologici ci pongono davanti a grandi sfide. L’approccio più corretto resta quello scientifico, investendo in attività di ricerca che osservino questi fenomeni sotto molteplici punti di vista, non solo quello tecnologico. È essenziale che le nuove generazioni comprendano la delicatezza di questi temi, destrutturando il mito dell’IA generale. Abbiamo la responsabilità di fare un uso consapevole e sostenibile di queste tecnologie”.
  • Giorgio Resta, professore ordinario di Diritto Privato Comparato presso l’Università degli Studi Roma Tre: “Stefano Rodotà citava Hegel: le norme arrivano tardi rispetto all’accelerazione tecnologica, 'sul far della sera'. In tedesco, 'potere' si esprime con due parole che significano possiamo e siamo autorizzati. La sfida del diritto è tutta qui. L’approccio dell’Unione Europea alle nuove tecnologie segna una linea chiara verso democrazia, stato di diritto, salute e dignità".
  • Alessandra Sciutti, ricercatrice IIT: “La vera sfida oggi è sviluppare la capacità di generalizzazione. Questi modelli di intelligenza artificiale rappresentano uno specchio che riflette non solo su come funziona l'intelligenza delle macchine, ma soprattutto su come funziona la nostra. Un confronto necessario per capire davvero cosa significa essere umani”.

Le componenti del primo giorno, 7 maggio: per il progetto Ital.IA Lab, promosso da Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia, con il supporto di Avanade, 50 pmi selezionate si sfidano in team su soluzioni per innovare i processi aziendali con l’IA. Microsoft e Avanade hanno messo a disposizione i propri esperti di IA per guidare le pmi. I vincitori potranno partecipare a un AI Assessment con Microsoft e i suoi partner per valutare l'AI readiness della loro impresa. Per il progetto “Rising Youth”, in collaborazione con SAP, dopo una sessione formativa sull’utilizzo dei social per una comunicazione efficace della propria impresa, gli studenti presentano i propri prototipi ad una giuria di esperti. 

I principali appuntamenti del secondo giorno, 8 maggio, presso Università degli Studi Roma Tre:

  • Fast Forward AI: dalla visione all’azione”: a un anno dal lancio del Manifesto per un’azione collettiva su AI e robotica, i firmatari si incontrano per dare slancio alla trasformazione inclusiva del Paese con keynote, tavoli di lavoro e presentazioni strategiche (modera Riccardo Luna, ore 11, Sala Seminari).
  • Premio “Most Promising Researcher in Robotics and AI”: giunto alla terza edizione, il premio assegna 20.000 euro al miglior talento emergente (ricercatori, dottorandi) nel campo della robotica e dell'IA. Con quasi 300 candidature da oltre 50 istituzioni nazionali, la premiazione si svolge nella suggestiva Sala Esedra dei Musei Capitolini (modera Paolo Ottolina, ore 21).
  • Gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, grazie alla guida dell’illustratore e visual storyteller Fernando Cobelo, scoprono come usare creatività e intelligenza Artificiale con consapevolezza. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Roll Cloud. Lavorare sulla nuvola”, in collaborazione con Opening Future, un progetto congiunto di Google Cloud, Intesa Sanpaolo e TIM Enterprise (ore 9.30 – 12, aula N5).
  • Gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, grazie alla presenza di esperti e di giovani hacker etici, scoprono il ruolo cruciale della cybersecurity nella società moderna. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Job Digital Lab”, in collaborazione con ING Italia (ore 9.30 – 13, aula N11).
  • Workshop per esplorare in anteprima la piattaforma di apprendimento dotata di un tutoring intelligente a supporto di caregiver (docenti, genitori e altre figure di sostegno) e di bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Pathway Companion”, in collaborazione con Google.org, Fondazione Don Gnocchi, IT Logix e l’Università degli Studi Roma Tre (ore 10 – 12, aula N14 A).
  • In occasione della RomeCup 2025 viene premiato il team vincitore del contest HealthBot. Team di studenti delle scuole superiori di secondo grado presentano soluzioni di intelligenza artificiale per la salute. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto “Fattore J”, in collaborazione con Johnson&Johnson (ore 11 – 12.30, aula N6).

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