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Le ragazze della robotica

Coding Girls a Bergamo

Le ragazze della robotica

Le ragazze della robotica

Una nuova declinazione di Coding Girls con Roboteco-Italargon

Sono tradizionalmente poche, ma crescono anno dopo anno e sono sempre più determinate e agguerrite. Sono le ragazze che frequentano l’istituto tecnico industriale Archimede di Treviglio, in provincia di Bergamo, che ha ospitato la prima sessione formativa della declinazione robotica di Coding Girls in collaborazione con Roboteco-Italargon [vedi la notizia Il robot che unisce i pezzi].

“Le ragazze si sono dimostrate particolarmente attente e partecipi, come Laura, 16 anni, che parlando con gli esperti di Roboteco si è dichiarata pronta ad entrare nel vivo delle saldature robotizzate”, spiega Onelia Onorati, ufficio stampa della Fondazione Mondo Digitale. “Anche Roberta si è sentita finalmente protagonista di un progetto che sostiene le scelte delle studentesse, lei che è una delle cinque ragazze della sua classe”.

All’incontro di ieri, lunedì 28 ottobre, hanno partecipato tre classi terze degli indirizzi informatico e meccanico dell'istituto guidato dalla dirigente Maria Chiara Pardi. Ecco il racconto di Onelia. 

 

Il talk interattivo si è aperto con l’intervento di Marianna Coletta, settore Marketing di Roboteco Italargon. Marianna ha raccontato di aver scelto la facoltà di architettura e di essere estremamente soddisfatta della sua carriera in ambito robotico, pur avendo superato tanti ostacoli negli anni della formazione. “La nostra è una realtà in cui la collaborazione tra team e settori aziendali molto diversi è massima, per rispondere con prontezza e precisione alle richieste delle imprese. Abbiamo installato nel mondo oltre 4mila robot, siamo oltre 60 tra ingegneri e tecnici”.

Mattia Mazza, Project Manager di Roboteco Italargon, ha spiegato diffusamente le varie fasi di progetto che seguono ai primi contatti con il cliente, illustrando le novità per il software e le interfacce intuitive che riducono i tempi di esecuzione: oggi è possibile programmare offline mentre i robot lavorano. “La prima fase dei nostri processi riguarda lo scambio di informazioni e la ricerca della soluzione tecnica più adatta alle esigenze di chi si rivolge a noi. Poi si passa alla modellazione 3D per i layout che vengono inviati al cliente per essere approvati. Successivamente l’ufficio tecnico genera lo schema elettrico e infine ci sono le prove di funzionamento finali”, ha spiegato Mattia. Le case history presentate hanno appassionato i ragazzi, soprattutto quando è stato mostrato il video di una fiammante moto Ducati Panigale o i diversi esempi pratici nel settore automotive, dove il gruppo di Ponte San Pietro è molto attivo.

Un assaggio della vita in azienda lo ha dato Serena Granelli, che si occupa delle risorse umane. Ha condiviso un momento della cena di Natale in cui i dipendenti si sono sfidati usando i mattoncini Lego.

A chiudere la giornata il saluto della docente Barbara Malatino, collaboratrice della dirigente scolastica, felice di questa occasione di apertura al mondo della produzione per la sua scuola, sempre “assetata” di momenti di scambio con il mondo esterno.

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