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Il fattore H nel bullismo

Disabuse

Il fattore H nel bullismo

Il fattore H nel bullismo

Parte una campagna nelle scuole con gli atleti paralimpici

"Nel 2023 nella Banca Dati del Ministero dell’Interno sono stati censiti 77 reati all’interno delle scuole commessi nei confronti di minori con disabilità: 31 condotte di lesione personale, 18 condotte di abuso dei mezzi di correzione o di disciplina; 12 maltrattamenti contro familiari o conviventi; 6 condotte di furto, 5 violenze sessuali, 2 denunce per minacce; 2 per percosse; 1 condotta di atti persecutori".

Grazie a un protocollo di intesa siglato da Comitato italiano paralimpico (Cip) e l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad) del ministero dell'Interno, parte nelle scuole italiane il progetto "Diritti e inclusione contro ogni discriminazione". Il protocollo prevede l’impegno di collaborazione per un programma esteso sul territorio nazionale di promozione dell’attività sportiva per le persone disabili. L’iniziativa si ispira al principio del diritto allo sport per tutti e al contrasto a ogni forma di discriminazione legata a qualsiasi condizione di disabilità.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico sono previsti incontri con atleti paralimpici per sensibilizzare gli studenti sui temi dello sport e della disabilità. Tra i temi da affrontare anche il bullismo e cyberbullismo nei confronti delle persone con disabilità, 

Ricordiamo che abbiamo affrontato questo tema alcuni anni fa con il progetto europeo DisAbuse: Disablist Bullying - Experience into Change, providing the right support services, in collaborazione con il Centro anti-bullismo dell’Università di Dublino e in partenariato con importanti centri di ricerca nell’ambito della prevenzione e contrasto al bullismo: Institute of Art & Design Technology (Irlanda), Istituto universitario di Lisbona (Portogallo) e Università della Murcia (Spagna)

Abbiamo sviluppato e sperimentato nuovi percorsi formativi interattivi dedicati a esperti ed educatori per la prevenzione e contrasto al bullismo, in particolare in relazione ai soggetti con bisogni speciali. Ogni partner ha condiviso le proprie buone pratiche.

La ricerca, guidata dall’Istituto universitario di Lisbona, sullo stato dell’arte nei diversi paesi in relazione al fenomeno del bullismo e bisogni speciali, ha incluso l’analisi della normativa e delle politiche attuate nei diversi paesi coinvolti e le azioni di sensibilizzazione e contrasto intraprese.

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