"La loro storia è la nostra storia. Da 60 anni al fianco dei rifugiati."
Quest'anno l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) dedica la Giornata Mondiale del Rifugiato al 60° anniversario della Convenzione di Ginevra del 1951 relativa allo Status dei rifugiati, il primo accordo internazionale che impegna gli stati firmatari a concedere protezione a chi fugge dalle persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche.
In occasione della Giornata, la Fondazione Mondo Digitale organizza la tavola rotonda “Accoglienza integrata: scuola, territorio, lavoro”. Verranno presentati i risultati del progetto pilota Ricominciodatre per il sostegno all’autonomia e all’inserimento lavorativo degli ospiti del Centro Enea. A seguire la seconda edizione della partita di calcio “Io ci sono”: i giovani rifugiati sfideranno scuole romane, aziende e organizzazioni non profit.
Il video realizzato dall'Associazione Rinascimento per le celebrazioni del 60° anniversario della Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati.
Nel 2010 quasi 44 milioni di persone, tra rifugiati, richiedenti asilo e sfollati, hanno vissuto lontano dalla propria casa. Sono i dati del rapporto Global Trends 2010 dell'Unhcr, che però non conta le centinaia di migliaia di persone fuggite dalla guerra in Libia e le altre emergenze scoppiate dall'inizio dell'anno. Gran parte dei rifugiati, circa tre milioni, arrivano dall'Afghanistan e vivono in 49 paesi, ma si concentrano in Pakistan e Iran. Dei 43,7 milioni di persone sfollate, 15,4 milioni sono rifugiati sotto la protezione dell'Unhcr o dell'agenzia per la Palestina; 27,5 milioni di persone sono fuggiti all'interno del proprio Paese e circa 850mila sono alla ricerca di asilo. Sono invece 15.500 i bambini separati dalle proprie famiglie: la maggior parte arrivano da Afghanistan e Somalia. Dei 15 milioni di rifugiati, continua il rapporto, neanche 200mila hanno potuto rimpatriare, mentre dei 27 milioni di persone rimaste nel proprio Paese, hanno fatto ritorno a casa quasi in tre milioni. Infine, secondo l'Unhcr, 12 milioni sarebbero le persone senza nazionalità.