Main Menu

L'energia dei formatori

hackathon di Salerno

L'energia dei formatori

L'energia dei formatori

Il ruolo dei tutor universitari nelle sfide con le scuole

Salerno ha ospitato una delle tappe del tour nazionale di Coding Girls con l'hackathon "Rethink. Intelligenza artificiale & design thinking al servizio del territorio", tenutosi presso il Dipartimento di Informatica dell'Università degli Studi di Salerno. Circa 450 studenti provenienti da 15 scuole secondarie di secondo grado della Campania sono stati coinvolti in una sfida creativa, con l'obiettivo di progettare servizi e attività capaci di generare valore per la comunità, sfruttando l'intelligenza artificiale come alleata strategica.

L’hackathon ha rappresentato la fase finale di un percorso formativo di nove ore, parte del progetto Ital.IA Lab, promosso da Fondazione Mondo Digitale e Microsoft Italia. L'iniziativa mira a diffondere le opportunità dell'intelligenza artificiale generativa e a fornire competenze per un suo utilizzo sostenibile e inclusivo, con un'attenzione particolare alle donne e al Sud Italia. Il programma ha coinvolto complessivamente oltre 600 studenti, 19 scuole e 15 giovani tutor, inclusi studenti magistrali, dottorandi e PhD delle Università di Salerno e Cagliari. Oltre alla formazione e alla competizione, il progetto ha offerto importanti momenti di confronto con "role model" e aziende del territorio, creando un'occasione preziosa di orientamento e ispirazione, con l'obiettivo di promuovere un accesso più equo alle carriere Stem.

L’energia dei formatori
Un elemento chiave del successo di questo evento è stato il ruolo dei giovani formatori, o "tutor universitari", che hanno affiancato gli studenti, guidandoli attraverso il metodo del design thinking. Questi giovani mentori, molti dei quali donne, hanno fatto da ponte tra il mondo accademico e quello delle scuole superiori, trasmettendo non solo conoscenze tecniche ma anche passione e una visione consapevole del futuro digitale. Le loro testimonianze offrono uno spaccato profondo delle motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questa avventura. 
Le storie e le prospettive dei formatori di Salerno rivelano un comune denominatore: la profonda passione per l'informatica e l'intelligenza artificiale, unita al desiderio di condividere questa passione e di contribuire a un futuro più inclusivo.

Annamaria Basile, 24 anni, studentessa di Software Engineering & IT Management all'Università di Salerno, ha scelto il proprio percorso di studi per la sua curiosità verso l'informatica e il desiderio di imparare continuamente, sviluppando soluzioni innovative e unendo logica, creatività e problem-solving. È affascinata dalla continua evoluzione dell'informatica. Ha aderito a Coding Girls perché ritiene fondamentale promuovere la presenza femminile nell'informatica. Si aspetta di acquisire nuove competenze e di ispirare altre ragazze. L'IA è già parte integrante della sua formazione e della sua vita e crede che in futuro il suo impatto sarà ancora più profondo, trasformando lavoro, studio e interazione con il digitale. Si descrive come curiosa, determinata, intraprendente.

Anche Ludovica Genovese ha sempre amato "smanettare" al computer, trovando affascinante il mondo digitale, specialmente il modo in cui viene costruito tramite il codice. La affascina poter gestire la nascita, creazione e manutenzione di programmi. La madre è la sua fonte di motivazione, per la sua perseveranza nel raggiungere gli obiettivi. Ha scelto Coding Girls perché il mondo dell'informatica è ancora troppo chiuso alle donne e ritiene che si debbano fare altri passi per far conoscere e avvicinare le ragazze a questo mondo.

Carmela Pia Senatore, che studia informatica con un focus su data science e machine learning, è affascinata dall'analisi dei dati e dal potenziale dell'IA nel risolvere problemi complessi. Le piace la capacità di estrarre conoscenza dai dati e usare algoritmi intelligenti per risolvere problemi. Si ispira a figure come Alan Turing e Geoffrey Hinton per il loro contributo all'innovazione. Ha aderito a Coding Girls per promuovere la parità di genere nella tecnologia e creare un ambiente più inclusivo. Si aspetta di crescere tecnicamente e personalmente e di contribuire a iniziative che promuovono la diversità. L'IA sta già impattando il suo presente aiutandola ad analizzare dati complessi e sviluppare modelli predittivi, e in futuro sarà ancora più integrata nella vita quotidiana. Si descrive come curiosa, determinata, innovativa.

Martina Girolamo, 24 anni, studentessa di Data Science & Machine Learning, è affascinata da come le competenze informatiche possano essere applicate anche a settori come musica e arte. Si ispira a Katherine Johnson per la sua perseveranza nel farsi spazio in un mondo dominato dagli uomini. Ha aderito a Coding Girls per diventare un esempio per altre ragazze e mostrare che le STEM non sono solo “roba da maschi”. 

Margherita Maria Napolitano, 23 anni, studia Data Science & Machine Learning e ha scelto il suo percorso per le molteplici strade che le avrebbe aperto. È affascinata dalle possibilità che l'informatica offre ogni giorno per risolvere problemi della vita quotidiana. Ha aderito a Coding Girls su proposta della professoressa Delfina Malandrino, per il messaggio e l'obiettivo del progetto. L'IA sta rivoluzionando la vita di tutti e la sua in particolare e spera che venga sfruttata per migliorare e risolvere problemi esistenti. Si descrive come determinata, ambiziosa, responsabile.

Irene Gaita, 23 anni, studentessa di Data Science & Machine Learning, ha sempre avuto una forte inclinazione per le materie scientifiche e tecnologiche, affascinata da come i dati possano essere analizzati per prevedere scenari e ottimizzare processi. Trova motivazione in chi lavora per un digitale più accessibile e inclusivo, e nei suoi docenti e colleghi. Ha scelto Coding Girls per ridurre il divario di genere nelle STEM, insegnando concetti di informatica e incoraggiando le ragazze a esplorare la tecnologia senza timori. Si descrive come curiosa, determinata, innovativa.

Katia Buonocore, 24 anni, studentessa di Sicurezza Informatica, è stata spinta a scegliere questo percorso di studi dalla curiosità di esplorare i vari ambiti dell'informatica e di comprendere come proteggere i sistemi dalle minacce. Ha aderito a Coding Girls per far conoscere l'informatica agli studenti, coinvolgendoli e appassionandoli e per incoraggiare una maggiore partecipazione delle ragazze. Pensa che l'IA semplifichi molte attività oggi, e in futuro continuerà a portare grandi vantaggi, ma ritiene che sia importante usarla con consapevolezza. Si descrive come socievole, curiosa, creativa.

Severino Nappi, 24 anni, studente di Data Science & Machine Learning, ha scelto il suo percorso per il connubio tra matematica e informatica. Le due materie lo affascinano perché sono dinamiche, possono aprire porte in più contesti, come nel campo della medicina. Si ispira a John Nash per il suo modo innovativo di affrontare i problemi. Per lui, Coding Girls è un modo concreto per rendere il mondo STEM più inclusivo e stimolare curiosità. L'IA gioca un ruolo importante nella sua vita e in futuro spera di applicarla a progetti biomedici. Si descrive come preciso, schematico, attento.

Alessia Ture, 24 anni, studentessa di Data Science & Machine Learning, fin da piccola è stata affascinata dalla tecnologia e dalla sua capacità di risolvere problemi, scegliendo un percorso che combina creatività e logica per migliorare la vita delle persone. La entusiasma il potere dei dati e dell'IA nel trasformare problemi in opportunità, applicando modelli predittivi e deep learning in contesti concreti. Per lei sono fonte di ispirazione tutte quelle persone che sanno trasformare la passione in innovazione. Ha scelto Coding Girls per ispirare e supportare altre ragazze nel mondo della tecnologia, promuovendo la parità di genere. L'IA è essenziale nel suo presente e crede che in futuro lo sarà sempre di più, aiutandola a prendere decisioni più informate. Si descrive come curiosa, determinata, innovativa.

Marta Coiro, 24 anni, studentessa di Sicurezza Informatica, ha scelto il percorso per la sua passione per l'informatica e la sicurezza digitale, interessata alla programmazione e alla protezione dei dati. Le affascina come la tecnologia protegga dati e sistemi e trova stimolanti materie come crittografia, cybersecurity e digital forensics. Si ispira a figure come Ada Lovelace e Kevin Mitnick. Ha aderito a Coding Girls per ridurre il divario di genere nel settore tecnologico, ispirando e supportando altre ragazze. Crede che in futuro l’IA avrà un ruolo centrale nella cybersecurity, rendendo i sistemi più sicuri. Si descrive come determinata, curiosa, innovativa.

Raffaella Spagnuolo, 24 anni, studentessa di Sicurezza Informatica, ha scelto il suo percorso perché affascinata dall'equilibrio tra crittografia, etica e innovazione. Le affascina come la cybersecurity unisce teoria e pratica. Ha scelto Coding Girls per abbattere gli stereotipi che scoraggiano le ragazze dalle STEM e per ispirare e supportare altre ragazze, mostrando che l'informatica è creatività e opportunità. Si aspetta di motivare più ragazze a esplorare l'informatica. L'IA sta trasformando il suo presente e in futuro avrà un impatto ancora più profondo, ma richiederà riflessione etica e consapevolezza. Si descrive come curiosa, determinata, creativa.

Roberta Galluzzo, 24 anni, studentessa del Corso di Laurea Triennale in Informatica, è stata affascinata dall'informatica fin da bambina, sia per gli aspetti teorici che per quelli pratici, come assemblare computer. La affascina la straordinaria versatilità dell'informatica, dalla progettazione dei circuiti alla realizzazione di pagine web. Si ispira ad Alan Turing per la sua intelligenza, versatilità e senso etico. Ritiene l'IA uno strumento fondamentale per il progresso, se usata eticamente e responsabilmente. Si descrive come tenace, curiosa, intraprendente.

Infine, Rosa Carotenuto, 23 anni, studentessa di Software Engineering and IT Management, ha nutrito una forte curiosità per le scienze fin da piccola, sviluppando poi una passione per la progettazione e l'architettura del software. La affascina la possibilità di creare qualcosa da zero e costruire sistemi che apprendono e si adattano. Si ispira a sua madre, da cui ha imparato il valore della gentilezza, la dedizione al lavoro e la determinazione. Ha aderito al progetto per due motivi principali: il tema della presenza femminile nelle STEM e la volontà di mettersi in gioco e approfondire le sue competenze. L'IA, se usata in modo consapevole, può rivoluzionare molte attività, ma è fondamentale essere consapevoli dei rischi e sviluppare un approccio critico e responsabile. Si descrive come curiosa, determinata, estroversa.

Questi giovani formatori, con le loro diverse specializzazioni ma uniti dalla stessa passione, non sono stati solo guide, ma veri e propri "role model" per gli studenti. Hanno dimostrato che l'informatica e l'intelligenza artificiale sono campi dinamici, creativi e aperti a tutti, indipendentemente dal genere, e che con impegno e dedizione è possibile costruire il proprio futuro contribuendo attivamente al progresso della società. Il loro ruolo è stato cruciale nel creare un ambiente stimolante e inclusivo, dove le nuove generazioni, soprattutto le ragazze, si sentono incoraggiate a esplorare le infinite possibilità offerte dalla tecnologia.

Altre notizie che potrebbero interessarti

I nostri progetti

Rimani aggiornato sulle nostre ultime attività, notizie ed eventi