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Il digital champion, l’ambasciatore dell’innovazione, è una carica istituita dall’Unione europea nel 2012. Ogni Paese ne ha uno, con il compito di rendere i propri cittadini “digitali” (vedi chi sono i digital champion europei).
In linea con la raccomandazione dell’Unione Europea di declinare la carica andando sul territorio (“going local”), il nuovo digital champion italiano, Riccardo Luna, ha deciso di nominarne uno in ogni comune italiano: poco più di 8000. Una rete di attivisti, volontari, appassionati di digitale con il compito di mobilitare il paese porta a porta.
Oggi a Roma, al Tempio di Adriano, vengono nominati i primi cento digital champion italiani, che avranno tre compiti fondamentali:
- essere una sorta di help desk per gli amministratori pubblici sui temi del digitale
- muoversi come difensori del cittadino in caso di assenza di banda larga, wifi ed altri diritti negati
- promuovere, anche con il ricorso al crowdfunding, progetti di alfabetizzazione digitale, dai bambini ai nonni.
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Per il progetto Nonni su Internet in provincia di Palermo, nei comuni di Castelbuono e Isnello, Matteo ha appena finito di scrivere il manuale “La trama del web”, una guida alla navigazione on line dedicata agli over 60.
Mi piace pensare al computer come a una finestra sul mondo. Ecco, dove vedi un computer su una scrivania, è come se in quella stanza ci fosse una finestra in più. Solo che è una finestra un po’ speciale. È una finestra che se spalancata, ti catapulta in mondi che nemmeno immaginavi esistere.
Sul blog vedi anche:
- Matteo, volontario della conoscenza, racconta l’effetto wow di Nonni su Internet
- Digital Venice. I compiti per le vacanze di Matteo. Con un cambio di passo